Dal Miur 16,7 milioni per l’ampliamento dell’offerta formativa

da Il Sole 24 Ore

Dal Miur 16,7 milioni per l’ampliamento dell’offerta formativa
di Al. Tr.

In arrivo le risorse per l’ampliamento dell’offerta formativa. Dallo sport, alla partecipazione studentesca, al fondo per le emergenze educative: sono 16,7 i milioni messi a disposizione delle scuole dal decreto firmato dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che fa seguito a un provvedimento da 8,2 milioni già firmato lo scorso 23 luglio.

Bussetti: risorse per territori
«Per la prima volta abbiamo previsto un finanziamento specifico, oltre 400mila euro, per le proposte che sono arrivate direttamente dai territori» ha detto il ministro, sottolineando che «la scuola non si governa solo da Roma, dobbiamo coinvolgere di più il personale, gli enti locali, le famiglie nel miglioramento» del sistema.

In campo 2 milioni per lo sport
Il decreto prevede, fra l’altro, 2 milioni di euro per lo sport, che consentiranno lo svolgimento dei campionati sportivi studenteschi, l’avviamento della pratica sportiva nella scuola primaria, il proseguimento della sperimentazione didattica in favore degli studenti- atleti per consentire loro di coniugare studio e sport.

Sei milioni per le aree disagiate
Viene costituito un fondo da 6 milioni di euro per le emergenze educative: servirà a garantire il diritto allo studio e il miglioramento dell’offerta nelle aree del Paese caratterizzate da un maggior disagio economico e sociale e in quelle colpite da gravi fenomeni naturali o eventi eccezionali. Le risorse, spiega il ministero, serviranno per esempio a sostenere le scuole colpite dal terremoto nel 2016 e del 2017 e dal crollo del ponte Morandi a Genova. Altri 2 milioni vengono saranno destinati al ripristino dei laboratori scolastici in caso di danni per eventi imprevisti o atti vandalici.

Risorse per nuovi ordinamenti e curricolo digitale
Il decreto prevede anche risorse per accompagnare il passaggio ai nuovi ordinamenti delle scuole professionali e al nuovo modello degli esami di Stato nel secondo ciclo di istruzione, così come per sostenere il curricolo digitale dello studente. Altri fondi puntano a sostenere il funzionamento delle Consulte provinciali studentesche e dei Cpia, i centri provinciali per l’istruzione degli adulti e a costruire ambienti di apprendimento innovativi nella scuola dell’infanzia.