PTOF: cosa fare prima della rendicontazione sociale

da Orizzontescuola

PTOF: cosa fare prima della rendicontazione sociale
di Katjuscia Pitino

Nell’ultima Nota ministeriale del 16/10/2018, la n.17832, relativa al Piano triennale dell’offerta formativa 2019/2022 e la rendicontazione sociale, il Miur ha dato indicazioni sulla tempistica relativamente a quest’ultima fase del procedimento di valutazione di cui all’art.6 del DPR n.80 del 2013, la rendicontazione sociale dovrà essere infatti effettuata entro dicembre 2019.

All’interno della nota, è richiamato il principio già espresso nella Nota n.2182 del 2017 secondo cui “il PTOF esplicita le scelte strategiche dell’istituzione scolastica e gli impegni che essa si assume per dar loro concreta realizzazione, comprende il Piano di miglioramento definito a seguito dell’autovalutazione e costituisce quindi il principale riferimento per la rendicontazione dei risultati (definita nel D.P.R. n.80/2013 come la “pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti …”), in quanto attraverso di essa si presenta in modo unitario il rapporto tra visione strategica, obiettivi, risorse utilizzate e risultati ottenuti”.

Come precisato dal Miur le indicazioni per la rendicontazione sociale saranno fornite successivamente, nel frattempo alle scuole spetta operare per la predisposizione del Ptof 2019/2022 che secondo lo schema fornito dalla Nota n.17832 dovrà essere approvato entro la data di apertura delle iscrizioni alle scuole per l’anno scolastico 2019/2020.

Cosa fare prima della prossima tappa del procedimento di valutazione?

Come si sa il Miur ha già fornito una struttura di riferimento per l’elaborazione del PTOF rendendo operativa una piattaforma realizzata sul SIDI che le scuole sono libere di adottare.

Tuttavia in attesa delle istruzioni operative per dare inizio alla rendicontazione sociale, le scuole dovranno muoversi su due versanti estremamente importanti: confrontare e analizzare le scelte strategiche dichiarate nel piano triennale dell’offerta formativa relativamente al triennio 2016/2019 con i risultati raggiunti attraverso le azioni previste nel Piano di miglioramento e sulla base delle evidenze rilevate ridefinire gli obiettivi per il nuovo triennio riscrivendo la nuova mappatura curricolare.

Si tratta di un’azione che consentirà alle scuole di aggiornare automaticamente il piano triennale dell’offerta formativa e di costruirlo in modo che esso sia speculare alle azioni concrete messe in campo dalla scuola, eliminando di fatto tutto ciò che si discosta dalle priorità, dai traguardi e dagli obiettivi di processo desunti dagli esiti del RAV e confluiti nel Piano di miglioramento.

Questa operazione permetterà di eliminare il superfluo, ciò che non trova una diretta istanza con gli interventi della scuola per il miglioramento degli esiti; spesso nei piani triennali si trova una elencazione monotona di obiettivi che non hanno poi alcun riscontro oggettivo nella didattica quotidiana.

Le scuole, dopo aver realizzato le azioni del piano di miglioramento, in considerazione degli esiti raggiunti, possono quindi procedere e ricostruire a ritroso, all’interno della sezione del PTOF, dedicata al curricolo, gli obiettivi, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e le modalità di valutazione degli apprendimenti che dovranno essere perfettamente allineati agli obiettivi del piano di miglioramento.

In questa fase di elaborazione del PTOF sarà importante consultare le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 e il nuovo testo aggiunto nel 2018 ovvero le Indicazioni nazionali e nuovi scenari nonché i riferimenti per la valutazione degli apprendimenti indicati nel D.Lgs. n.62 del 2017.

Altro aspetto da considerare prima dell’inizio della rendicontazione sociale della quale si attendono istruzioni dal Miur è l’analisi dei risultati a livello diacronico, comparando quelli delle prove interne con quelli scaturenti dalle prove standardizzate nazionali.

Le rilevazioni possono essere affidate ai dipartimenti disciplinari che potranno analizzare più efficacemente quanto realizzato e fornire report utili per rimodulare la progettazione didattica e curriculare.