Arriva il “pulsante antibullo”, lo studente chiede aiuto in forma anonima

da La Tecnica della Scuola

Di Dino Galuppi

Un pulsante per combattere ogni forma di violenza e di bullismo nelle scuole: la sperimentazione arriva in una scuola media di Spoltore, in provincia di Pescara, dove è stato introdotto il primo “bottone scolastico antibullo” per poter chiedere aiuto in forma completamente anonima in caso di episodi di bullismo e di violenza. Verrà attivato il 7 Febbraio in occasione della giornata mondiale contro il bullismo.

Il progetto sperimentale

Il progetto pilota, dal valore di 5 mila euro, è nato grazie alla collaborazione della Croce Rossa e la scuola media “Dante Alighieri” della cittadina abruzzese.

È bene sapere che la fascia di età tra gli 11 e i 14 anni è quella più esposta a questa forma di violenza che viene espressa in maniera non solo fisica, ma anche verbale e sempre più spesso con l’utilizzo indiscriminato dei social.

Il bullismo è una piaga sociale che oggi, per fortuna, si tenta di combattere in vari modi , con diverse iniziative più che in passato.

Iniziative che passano per l’educazione e la cultura sul “non bullismo” già dai primi anni delle scuole elementari e su progetti come questo della scuola di Pescara che forniscono elementi concreti e di aiuto a chi ne avrà bisogno.

Il pulsante da premere in caso di bisogno

Il pulsante, alloggiato dentro una colonnina azzurra, avrà lo scopo di segnalare, infatti,  le umiliazioni e gli atti di bullismo subiti.

Premendolo, sarà possibile chiedere aiuto in totale anonimato aiuto. La colonnina è collegata al 114, il numero d’emergenza per l’infanzia per il supporto psicologico e in seconda battuta con la polizia e la Croce Rossa qualora si tratti di violenze fisiche.

Gli studenti verranno ovviamente istruiti per utilizzare la colonnina in modo responsabile e corretto. La formazione verrà somministrata un mese prima anche a docenti e genitori per rendere tutti partecipi e consapevoli dell’efficacia dello strumento.

Il pulsante, una novità assoluta nel campo del contrasto e della prevenzione del bullismo iscritto nella campagna “bullo non è bello” si spera diventi uno strumento semplice ma importante: gli addetti ai lavori riferiscono, non a caso, che chi chiama il telefono azzurro molte volte si limita a piangere o respirare forte, per poi riattaccare.

I volontari della Croce Rossa

Saranno formati dei volontari molto giovani della Croce rossa di Spoltore, delegati proprio all’attività di raccogliere le richieste d’aiuto dei giovanissimi della scuola ‘Dante Alighieri’. In questo modo avverrà una comunicazione alla pari con altri ragazzi fondamentale in questi casi, perché quando un ragazzino lascia un segnale di Sos, ma gli risponde un adulto, può capitare di sentirsi in  difficoltà nel confidarsi, nell’aprirsi, e capita che si ritragga e non parli più per niente. Avere, invece un interlocutore coetaneo, aiuta sicuramente.

La Croce Rossa Italiana locale ha postato sulla propria pagina di Facebook: «La colonnina è un piccolo dono che abbiamo pensato di fare alla comunità e alla gioventù di Spoltore per celebrare significativamente il quinto anniversario della nostra fondazione. Una comunità che impara a essere resiliente diventa più forte e inclusiva».

L’interesse per l’iniziativa

C’è fermento intorno all’iniziativa tanto che altre scuole stanno pensando di replicare il progetto pilota: alcune aziende hanno contattato la Croce rossa per realizzare un’App per la sicurezza ispirata al progetto.

Tutti insieme, quindi, per combattere il bullismo: diffondendo la cultura del rispetto già dai primi anni di scuola.