Vaccinazioni, i problemi applicativi per le scuole

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da Il Sole 24 Ore

di Francesco Rubino e Chiara Langè *

Oggi il tema delle vaccinazioni è estremamente complesso e controverso. La causa di tale confusione è innanzitutto la normativa di settore vigente: la legge 119/2017, infatti, impone una serie di adempimenti formali in capo ai dirigenti scolastici senza disciplinare in alcun modo i profili sostanziali relativi alla tutela della salute degli iscritti, che risultano inscindibilmente connessi a tali adempimenti. A ciò si aggiunga il fatto che le successive circolari ministeriali in materia di adempimenti vaccinali non hanno contribuito in maniera efficace a colmare tali lacune essendo le stesse spesso di difficile comprensione ed applicazione.

L’eccesso di adempimenti formali imposti ai dirigenti scolastici
Di conseguenza, i dirigenti scolastici si trovano sovraccaricati di adempimenti burocratici, ma privi dei poteri necessari per intervenire in maniera incisiva per tutelare l’ambiente scolastico, ad esempio esigendo l’effettiva somministrazione delle vaccinazioni ai fini dell’ammissione a scuola dei minori in modo da innalzare il livello di protezione del luogo in cui questi ultimi trascorrono gran parte della loro giornata. Ciò genera un problema di estrema rilevanza soprattutto rispetto alla scuola dell’infanzia, laddove la regolarità del percorso vaccinale ad oggi costituisce requisito di accesso alla scuola e dall’anno scolastico 2019/2020 diventerà requisito per la validità dell’iscrizione.

Le conseguenze della carenza di poteri di intervento in capo alle scuole
L’assenza di poteri sostanziali in capo alla scuola negli ultimi anni ha agevolato la diffusione del fenomeno cosiddetto no vax, ossia il movimento di coloro che sono contrari alla somministrazione dei vaccini. Sono sempre più frequenti infatti i casi di genitori che, pur consapevoli delle loro responsabilità, decidono di non somministrare ingiustificatamente le vaccinazioni ai loro figli, non curanti dei rischi enormi che una simile presa di posizione genera. Tale situazione è infatti fonte di gravi disagi all’interno degli ambienti scolastici, soprattutto per quei bambini che hanno problemi di salute importanti (ad esempio gli immunodepressi), i quali di per sé già vivono in una condizione ineliminabile di pericolo che viene così esponenzialmente accresciuta.

La necessità di strumenti di tutela efficaci per gli ambienti scolastici
Alla luce del quadro delineato, risulta fondamentale che le scuole si dotino di strumenti ad hoc per tutelarsi e per tutelare i loro ambienti (e quindi i minori che li frequentano ogni giorno). Primo fra questi strumenti è certamente l’adozione di procedure restrittive che disciplinino in modo specifico e puntuale la gestione degli adempimenti vaccinali in modo da impedire l’accesso a coloro che si trovano in una situazione irregolare sul piano degli adempimenti vaccinali senza una motivazione di natura medica attestata dai soggetti competenti (quali Asl o pediatri di libera scelta).

  • Dipartimento Diritto penale dell’impresa e dell’economia dello studio Morri Rossetti