Freud ne parlò…

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Freud ne parlò e non possiamo dimenticarlo

di Adriana Rumbolo

Freud va e viene nella nostra memoria perchè di quell’intuizione meravigliosa sul percorso della sessualità infantile ne abbiamo riscontri frequenti nella nostra vicinanza a bambini da 0 a 5 anni.
Ci sono dei segnali che Freud aveva colto e interpretato e quando osserviamo un bambino che dopo una soddisfacente poppata di latte materno o artificiale cerca il ciuccio o il pollice o l’indice per continuare a ciucciare. dobbiamo pensare alla fase orale .in cui il pacere orale esiste al di la della nutrizione.
Sappiamo bene quanto sia difficile togliere il ciuccio a un bambino. Bisogna essere cauti, aspettare che sia il bambino a non cercarlo più-
Nei passaggi della primissima infanzia non ci sono dei momenti precisi e ogni bambino ha i suoi.
Il corredo genetico rimane sempre presente e importante.
Intorno ai due anni i genitori potrebbero dolcemente avviare il bambino/a al controllo degli sfinteri.
Comunemente si dice che il bambino sollecitato vive questo controllo come un atto di gratificazione , soprattutto verso la mamma.
Come a dire :io questi bisognini li farei come mi pare, quando mi pare e dove mi pare ,ma lo regalo alla mamma che me lo chiede ,come segnale del mio amore oppure potrebbe essere la maturazione raggiunta nel cervello sul controllo degli sfinteri e anche qui il riferimento alla genetica non possiamo sottovalutarlo.
Certamente mentre avvengono questi percorsi è inutile ribadirlo quanto sia importante anche la tranquillità, la calda sicurezza affettiva dell’ambiente familiare.
Il padre e la madre nei loro ruoli ben definiti e nel loro rapporto sereno ,affettuoso una garanzia di fiducia continua
Poi arriverà il famoso complesso di Edipo per i maschietti e di Elettra per le femminucce.
Periodo in cui spesso i maschietti imitano molto il padre e affermano di voler sposare la mamma e le bambine hanno atteggiamenti spontanei di seduzione verso il papà.
Una volta un bambino spigandomi il suo disegno mi disse che erano due principi che amavano la stessa principessa e alla fine per rimanere amici avevano deciso di sposarla tutti e due insieme.
Una soluzione non tanto facile che forse denunciava qualche difficoltà a superare il complesso-
Questo è un aspetto molto, molto importante nel percorso emotivo-affettivo-sessuale perchè quello che avviene nella prima infanzia si ripresenterà nell’adolescenza.
Quindi quello che avverrà nella prima infanzia lo ritroveremo negli anni futuri disorientandoci nel cercare le vere cause di tanti disordini perchè sono lontani nel tempo e la censura li avrà nascosti nel profondo subconscio da dove possono mandare solo segnali confusi e apparentemente ingannevoli.
Sarebbe importante che all’affacciarsi di Edipo il padre fosse una figura guida ma non un padre ingombrante che usa aggressività che confonde l’amore con il potere e spesso si presenta come il vincitore in tutto quello che fa.
Un padre che si mostra troppo importante agli occhi del bambino perchè potrebbe, il bambino che è attratto dalla mamma come naturale attrazione maschio, femmina trovandosi un modello così insuperabile e così temuto così indifferente all’autostima del bambino e alla sua personalità si bloccherà oppure non troverà
altra soluzione se non quella di esserne la copia esatta non vivendo una vita propria con tutte le gravi conseguenze.
Così anche il complesso di Elettra.
Molto spesso la mamma, che è insostituibile nei primi anni, e surrogata poi da tante figure femminile , la tata, le nonne , le zie, l’insegnante.
Se la mamma impartirà ordini nei primi anni con molta severità e imporrà regole a cui il bambino non è ancora pronto con voce alterata la bambina non imparerà e non si sentirà protetta da una figura amica, rassicurante nell’attrazione che nutre verso il papà.
Ricordo che una studentessa di 15 anni mi scrisse:”non posso parlare a mia madre perchè temo che i suoi consigli diventino obblighi”.
Se una bambina avrà con la madre un rapporto di fiducia di sicurezza, di protezione, crescerà serenamente e arriverà all’adolescenza con meno conflitti da sciogliere.
Perchè tutto questo ci da molta preoccupazione perchè un bambino ci da tanti segnali con i disegni , con il comportamento con disordini emotivi e poi la ricerca quasi ossessiva che può trovare nella masturbazione, nel contatto con un oggetto per procurarsi piacere, come potrebbe cadere nella trappola di un adulto malato che non capirà il bambino e se il bambino /a trovasse la forza di ribellarsi a questo adulto potrebbe anche essere ucciso.
Perchè appunto diamo tanta importanza perchè il bambino/a vive questo periodo della prima infanzia intenso sotto tutti i punti di vista poi c’è come un respiro di pausa , il famoso periodo di latenza
Ed ecco la preadolescenza in cui si attiveranno sostanze come la dopamina, la mielina gli estrogeni per le femmine e il testosterone per i maschi , un momento di cambiamento enorme dove il genere che già si era manifestato nei primi anni di vita qui ora deve trovare una sua collocazione precisa
Se nella prima infanzia sono rimasti dei conflitti irrisolti allora l’adolescenza che non è di per se una cosa negativa ,portatrice di problemi, no, l’adolescenza potenzierà le difficoltà relazionali le difficoltà emotive le difficoltà affettive e sessuali e sarà molto,molto più difficile comprenderle e trovarne le cause
Solo se i conflitti sono di piccola e media entità e una buona genetica ha protetto il bambino la situazione sarà meno pericolosa.
Di questo i genitori spesso non sanno niente, non parlano gli insegnanti ,eppure quelli della scuola materna avrebbero tanto,tanto da dire non si parla fra insegnanti e non solo per il bene del soggetto ma per la società in cui il soggetto esprimerà i disagi relazionali affettivi-emotivi-sessuali con gravi e dolorosi danni per sé e per gli altri.