Invalsi, debuttano le nuove prove

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Prove uniche di italiano e di inglese per tutti gli indirizzi delle superiori. Tre tipologie distinte per quella di matematica per licei non scientifici e istituti professionali, istituti tecnici, licei scientifici. Per tutti somministrazioni con il computer. Nei seminari regionali promossi nei giorni scorsi dall’Usr Veneto prendono corpo le prove Invalsi in V superiore, che debutteranno tra il 4 e il 30 marzo (prova suppletiva 2-4 maggio). Si tratta, in base al decreto legislativo n.62 del 2017 di un’attività ordinaria dell’istituto e, anche se per questo anno scolastico non costituiscono requisito per l’ammissione alla maturità indipendentemente dal loro esito (la L.108/2018 l’ha rinviato al 2019/20), l’esito delle prove Invalsi confluisce nel curriculum dello studente in livelli descrittivi distinti per italiano (6 livelli), matematica (6 livelli) e inglese, quest’ultima sulle competenze ricettive di lettura (3 livelli) ed ascolto (3 livelli).

«La prova di italiano non è differenziata per indirizzi, poiché si riferisce ad ambiti di competenza comuni previsti nei traguardi di tutti gli indirizzi e non fa riferimento ad aspetti specifici di particolari tipologie di scuole», spiega Roberto Ricci, responsabile area prove Invalsi. «È una prova di comprensione del testo e non ha contenuti di storia della letteratura», precisa Ricci. «Le domande relative alla riflessione sulla lingua (conoscenze e competenze grammaticali) per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado sono organizzate intorno a brevi testi e fanno riferimento alla capacità di utilizzare le conoscenze e le esperienze acquisite per porsi in maniera linguisticamente consapevole di fronte ad essi. Queste domande sono orientate a sollecitare l’osservazione e la riflessione sui nodi linguistici ritenuti più significativi e necessari alla corretta decodifica dei testi».

Unica per tutti gli indirizzi anche la prova di inglese, che è riferita al Qcer (livello b2 e b1), quindi, riguarda gli aspetti comunicativi della lingua. Non una lingua settoriale. Testa le competenze di comprensione della lettura e dell’ascolto con esiti a 3 livelli: non ancora B1, B1 e B2. Quindi ha 3 task B2 e 2 task B1. «L’insegnamento della matematica nella scuola secondaria di secondo grado presenta elementi di differenziazione più rilevanti rispetto all’italiano e all’inglese, sia in termini di contenuti sia in termini di monte orario», osserva Ricci. «Nelle Indicazioni nazionali/Linee guida sono stati individuati gli elementi di contenuto e di processo comuni a tutti gli indirizzi di studi.

Sono stati confrontati gli esiti delle sperimentazioni condotte dal 2014 con quanto previsto dalle Indicazioni nazionali/Linee guida per cercare un riscontro empirico tra il curricolo previsto e quello insegnato». La prova che prevede 35-40 domande di tipologia diverse in base all’indirizzo di studi. La prova per i licei non scientifici e per gli istituti professionale prevede domande di manutenzione (M) sui contenuti fondamentali, in continuità con i traguardi della scuola media e del biennio delle superiori; e domande ricontestualizzate (R) che propongono situazioni simili a quelle incontrate in III media e II superiore ma che richiedono l’acquisizione di nuovi strumenti e contenuti matematici appresi nel biennio delle superiori.

A queste vi aggiungono domande di analisi matematica (T) per i solo istituti tecnici, sull’insegnamento dell’analisi matematica, propedeutica alle discipline professionalizzanti e che di norma è prevista al IV. Mentre ai quesiti M e R nella prova per tutte le opzioni di liceo scientifico si aggiungono domande di analisi matematica e di approfondimento contenutistico (LS), con contenuti e livello specifico e caratterizzanti questo percorso di studi.