Anvur-Invalsi, verso la riforma

da ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

L’obiettivo è un nuovo modello di valutazione del sistema universitario e scolastico. Il primo passo è cambiare le due agenzie che ad oggi se ne occupano, Anvur e Invalsi. La delega al governo a legiferare in materia tramite decreto è prevista dal disegno di legge delega di semplificazione di vari settori, atteso in parlamento non appena arriverà il via libera finale della Camera, in calendario per i prossimi giorni, alla conversione del dl di Semplificazioni.

Il ddl delega, approvato salvo intese a dicembre, secondo quanto risulta a ItaliaOggi è stato diramato in una nuova versione dal Dagl di Palazzo Chigi ai vari ministeri interessati al fine di apportare le ultime limature.

Nella nuova versione è confermata la delega in materia di istruzione, università e formazione artistica, che già a dicembre aveva scatenato critiche. E su cui in parlamento si annuncia l’opposizione di chi difende l’attuale autonomia delle due agenzie. Già, perché nel mirino del governo c’è innanzitutto l’indipendenza dei due istituti rispetto alle politiche valutative ritenute strategiche dal Ministero nella declinazione degli atti di indirizzo fatta dai ministri pro tempore. La limitazione del ruolo dell’Invalsi e delle sue prove per il prossimo esame di maturità, voluta dal ministro Marco Bussetti, e è un esempio di correzione in corsa di una rotta già decisa.

L’articolo in materia si limita a prevedere «la razionalizzazione, anche attraverso fusioni o soppressioni, di enti, agenzie, organismi comunque denominati, ivi compresi quelli preposti alla valutazione di scuola e università ovvero trasformazione degli stessi in ufficio dello stato o di altra amministrazione pubblica, salvo la necessità di preservarne l’autonomia, ovvero liquidazione di quelli non più funzionali all’assolvimento dei compiti e delle funzioni cui sono preposti».

La soluzione finale dunque è ipoteticamente aperta, non escluso il mantenimento degli organismi così come oggi configurati. Le ipotesi ritenute credibilmente in campo invece sarebbero solo due: la fusione oppure la confluenza in una direzione ad hoc del ministero di Invalsi e Anvur. Le proposte operative, alla luce della delega, saranno oggetto del lavoro della commissione di 60 esperti, presieduti dal magistrato della Corte dei conti Vito Tenore, già insediatasi presso il Miur. E al lavoro sul riordino dei Testi unici di istruzione e università.

Tra i settori oggetto di intervento ci saranno anche gli organi collegiali territoriali della scuola, con l’obiettivo di eliminare «duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni, ridefinendone la relazione rispetto al ruolo, competenza e responsabilità dei dirigenti scolastici». In vista anche una riallocazione di funzioni in merito alle pratiche per la cessazione dal servizio, le progressioni e ricostruzioni di carriera, ad oggi ricadenti sulle segreterie scolastiche.

Da ultimo lo sport, il ddl prevede infatti «il riordino e la promozione dell’attività sportiva studentesca in ogni ciclo di istruzione». In un difficile equilibrio con l’autonomia delle singole istituzioni, che viene incidentalmente richiamata, l’obiettivo è la costituzione di centri sportivi studenteschi e di una federazione nazionale dello sport scolastico.

Non si esclude, in ambienti parlamentari, che il ddl in arrivo possa anche essere il treno a cui agganciare gli emendamenti di maggioranza su scuola e università che sono stati espunti dal dl Semplificazioni nell’aula di Palazzo Madama. Per decisione della presidenza del senato che ha fatto propri i dubbi di compatibilità del Quirinale.