Dichiarazioni del Ministro

Hanno destato scalpore le dichiarazioni del Ministro pronunciate durante la visita in una scuola di Afragola. «Vi dovete impegnare forte, lavoro, sacrificio, impegno, lavoro e sacrificio» Il contenuto, a nostro parere ha implicitamente suggerito che chi lavora nella scuola, nel mezzogiorno, non compie fino in fondo il proprio dovere. Nello stesso tempo il  tono, un po’ di sfida, un po’ di sufficienza, un po’ di chi sa di dover redarguire quelli che in passato sono stati definiti “i fannulloni del pubblico impiego”, non è stato dei più felici. 

La nostra Associazione ha iscritti provenienti da tutta Italia, iscritti che credono nella scuola pubblica, che vorrebbero veder trattata con la dignità che merita, quella che si riserva ad un asse portante in una Nazione progredita. L’Italia è agli ultlmissimi posti in Europa in quanto a spese per l’Istruzione e il meridione è quello che ne risente di più. I dirigenti scolastici tutti, di più quelli del sud, hanno a che fare con strutture fatiscenti, con certificazioni inesistenti, con enti locali ignoranti le esigenze della formazione e si ritrovano, con anche i docenti spesso, a sobbarcarsi problematiche non proprie, a sopperire con la passione e con il senso del dovere, alle mancanze altrui. Il sud, la scuola del sud, pur consapevole che i problemi ci sono, ha anche a che fare con tassi di dispersione elevatissimi, che ovviamente le poche risorse e la buona volontà degli operatori scolastici non compensano, dato il contesto, e il tessuto sociale negativo di alcuni territori. Tutto questo non si combatte solo con l’aumento di fondi, ma lo si fa con normative adeguate, con la semplificazione amministrativa, mettendo noi dirigenti in condizione di esercitare veramente le nostre prerogative, che spesso si scontrano con sovrapposizioni di competenze e con leggi (vedi la 104/92) di cui molti, con la compiacenza di certa politica, si sono approfittati in questi anni. La nostra associazione, SOLO DIRIGENTI, rappresenta centinaia di dirigenti scolastici che lavorano, al sud come al nord e al centro, anche 12 ore al giorno e non ci vediamo rappresentati dalle Sue dichiarazioni. Ribadiamo anche in questa occasione la nostra disponibilità alla collaborazione, in direzione di una scuola (tutta) che possa essere degnamente competitiva con quelle del resto d’Europa.