Maturità 2019, arrivano le simulazioni rivelatrici: i dubbi di docenti e studenti saranno spazzati via

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da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Prove tecniche di avvicinamento all’Esame di Stato. Sono quelle che il ministero dell’Istruzione sta realizzando, anche attraverso le indicazioni contenute nella Circolare contenente gli esempi della prima e della seconda prova della maturità che potranno essere utilizzati dalle scuole per simulare gli scritti di giugno: le tracce saranno pubblicate sul sito del MIUR alle ore 8.30 dei giorni previsti, nella sezione “Esami di Stato”. Il ministro dell’Istruzione, a questo proposito, ha spiegato il senso dell’iniziativa dell’amministrazione centrale.

Il commento del ministro dell’Istruzione

Come già scritto dalla Tecnica della Scuola, “la pubblicazione degli esempi di scritto e le simulazioni – ha detto Marco Bussetti lunedì 11 febbraio – serviranno agli studenti per confrontarsi con una prova che ricalcherà, per struttura e tipologia, l’Esame di giugno”.

“Mentre il Miur potrà acquisire elementi di valutazione che saranno utilizzati per organizzare al meglio la redazione delle tracce. La macchina amministrativa è fortemente impegnata da mesi e lo sarà anche nelle prossime settimane per accompagnare il più possibile la scuola nell’affrontare le novità previste“.

Il titolare del ministero dell’Istruzione ha spiegato che a Viale Trastevere “stiamo lavorando per un esame che, pur in presenza di una serie di novità che entrano in vigore per effetto del decreto 62 del 2017, rispetti la preparazione affrontata in questi anni dai ragazzi”.

Saranno ben quattro le giornate di pubblicazione di esempi di prove già programmate:

SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA: 19 febbraio e 26 marzo

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: 28 febbraio e 2 aprile

Le spiegazioni del Miur

Il Miur ha anche fatto sapere che per gli istituti professionali, la traccia proposta farà riferimento esclusivamente alla prima parte in cui è strutturata la stessa: la seconda, come previsto dalla norma, sarà elaborata dalla commissione durante lo svolgimento dell’Esame.

Inoltre, l’amministrazione ha spiegato che nei giorni successivi alla pubblicazione degli esempi di prove, sarà effettuata, su un campione significativo di scuole, un’indagine che servirà a raccogliere riscontri sulla coerenza delle tracce proposte rispetto ai quadri di riferimento, alle Indicazioni nazionali e alle Linee guida.

L’indagine avrà l’obiettivo di verificare l’andamento delle simulazioni per poter disporre di elementi utili a garantire una ottimale preparazione delle tracce di Esame.

Ancora diversi dubbi da chiarire

È chiaro, quindi, che le simulazioni avranno un doppio scopo: prima di tutto, quello di far comprendere a docenti e studenti la composizione delle nuove tracce e le modalità con cui si svolgerà l’Esame di Stato rinnovato.

In secondo luogo, serviranno al ministero dell’Istruzione per affinare le prove ufficiali, anche queste di carattere nazionale, che verranno somministrate nel prossimo mese di giugno.

Il tempo a disposizione non è molto e i dubbi dei docenti delle classi quinte sono ancora diversi: ad esempio, sulla tempistica per realizzare gli elaborati, sulla scelta di quali discipline inglobare nella seconda prova, sulla corretta formazione delle commissioni, anche di quelle che operano in parallelo. E altro ancora.

Tocca ora ai dirigenti del palazzo bianco di Viale Trastevere fare chiarezza. Anche per non rinfocolare le polemiche, mosse da chi continua a sostenere che non si cambiano le regole di un esame importante, quale è la maturità, nel corso dell’anno scolastico. E che bisognava rimandare tutto al 2020.