Vaccini, Salvini alla ministra Grillo: “A scuola anche bimbi non vaccinati”

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Un decreto per consentire la permanenza scolastica ai bambini non vaccinati delle scuole di infanzia 0-6 anni

Matteo Salvini, ministro dell’Interno, ha scritto una lettera alla ministra della Salute, Giulia Grillo, in cui chiede un decreto legge per consentire la permanenza scolastica ai bambini non vaccinati.

“L’intento del procedimento – scrive il vice premier – è quello di garantire la permanenza dei bambini nel ciclo della scuola dell’infanzia”.

Secondo Salvini è necessario evitare “l’allontanamento e la decadenza dalle liste scolastiche” dei bambini “essendo ormai giunti alla conclusione dell’anno”.

Bisogna “evitare traumi ai più piccoli”, aggiunge il ministro e quindi è necessario “prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo prossimo contenuti nella legge Lorenzin”.

La risposta dei presidi

“Giusta la preoccupazione di non traumatizzare i bambini ma si continua a non tenere conto dei bimbi più fragili, la cui vita sarebbe a rischio se consentissimo ai non vaccinati per motivi ideologici di frequentare la stessa scuola. Non ci possono essere bambini di serie A e di serie B. C’e’ un tema di salute pubblica per cui non possiamo essere d’accordo”. Così il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli sulla proposta del ministro dell’Interno Salvini.

Le reazioni politiche

Sul piede di guerra anche le opposizioni. “Salvini per strizzare l’occhio ai no vax decide di mettere in pericolo la salute dei bambini – ha commentato la vicepresidente del Gruppo Pd, Simona Malpezzi -. Non c’è nessun senso di responsabilità ma solo la smodata volontà di accaparrarsi i voti di alcune famiglie. Al Ministro della Propaganda non bastano le epidemie di morbillo, non basta l’impossibilità per i bambini immunodepressi di frequentare la scuola in presenza di alunni non vaccinati, non bastano le evidenze scientifiche. Prima di ogni altra cosa vengono i voti. Ma un ministro che mette davanti il consenso alla salute pubblica non è un uomo delle istituzioni ma solo un uomo senza scrupoli”.

Simile il commento dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Salvini invece che evitare traumi – ha spiegato – pensi a come garantire la sicurezza dei bambini immunodepressi che non possono andare a scuola e a come verrà garantita la salute per quei bambini che i genitori non vogliono vaccinare mettendone a rischio la salute”.

Anche Forza Italia prende le distanze. “Salvini ha scritto quella roba lì sui vaccini? Non ci credo. Non è da lui – dichiara il senatore azzurro Francesco Giro -. Un’altra proroga? Vecchia politica”, aggiunge. “E chi protegge un bambino piccolo immunodepresso?”, si chiede Giro. “Un virus o un batterio pericoloso non decide di ‘prorogare’ la sua apparizione da marzo a settembre”, attacca ancora. “Basta rinvii! E pieno rispetto dell’ art. 32 della Costituzione sul diritto alla salute”.

L’intervento di Burioni

Nella polemica si inserisce anche il virologo Roberto Burioni: “E ai traumi dei bambini che i vaccini non li possono fare”, e se contagiati “rischiano di morire, chi ci pensa?”, commenta Burioni, paladino delle vaccinazioni e della lotta alle fake news.

Sentito dall’AdnKronos Salute, il docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano premette di essere “fuori dalla politica”, motivo per cui “non do giudizi”. Tuttavia, aggiunge, a Salvini “mi sento di dire così: ai bambini che hanno meno di un anno e sono troppo piccoli per essere vaccinati contro il morbillo, ma sono la fascia d’età a maggiore incidenza, e ai bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi, chi ci pensa? Dei traumi di questi bimbi che rischiano di morire, chi si fa carico?”.