Emergenza cattedre scoperte, a settembre 150 mila. Più 24 mila posti Ata: 12 marzo sindacati in piazza

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Quella dei precari sta diventando una vera emergenza: non c’è rispetto per chi lavora. E chi governa la scuola non fa nulla per affrontarla. Anzi, continua a concentrare la maggior parte di posti liberi, quasi 60 mila, nel cosiddetto organico di fatto, che non garantisce le immissioni in ruolo. La denuncia arriva alla vigilia della mobilitazione unitaria dei sindacati della scuola che il 12 marzo manifesterà in diverse città, attraverso dei sit-in.

La mobilitazione: serve una fase transitoria

La giornata di mobilitazione, con sit-in in diverse città, è stata organizzata da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams.

La precarietà è infatti il tema al centro di questa giornata di protesta, perché la mancata stabilità del lavoro resta la vera emergenza della scuola italiana, hanno spiegato i sindacati promotori dell’evento.

Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile: prevedere una fase transitoria finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio; consentire l’accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso; garantire l’istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno.

Tanti posti liberi

Già quest’anno, ultimate le operazioni di immissione in ruolo, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre, pari a più della metà del contingente delle immissioni in ruolo 2018/19.

A queste, vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi al 30 giugno, la cui ritardata attivazione ha avuto ripercussioni molto negative sull’avvio dell’anno scolastico, tanto che ancora a novembre molte classi e molti studenti erano privi dei docenti in cattedra.

L’anno prossimo le cose peggioreranno

Per effetto delle ulteriori cessazioni dal servizio conseguenti all’entrata in vigore del meccanismo di “quota 100” e dei problemi irrisolti in materia di reclutamento, l’anno prossimo la situazione tenderà ad aggravarsi.

A settembre la scuola vivrà una vera e propria condizione di emergenza, con oltre 150.000 cattedre e oltre 24.000 posti ATA scoperti. Ciò renderà assai difficile garantire il diritto allo studio degli studenti.

Il concetto è spiegato dalla Uil Scuola, secondo cui “Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico”.

Ecco perchè, sostiene il sindacato guidato da Pino Turi, occorre “rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi”.

Sinopoli (Flc-Cgil): tutti i ministri cambiano regole

“Qualità dell’istruzione vuol dire posti stabili, continuità didattica e assunzione dei precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole”, ha detto Francesco Sinopoli, segretario della Flc-Cgil.

“Nella scuola ci sono più di centomila insegnanti che da anni lavorano con contratti a tempo determinato al 30 giugno o al 31 agosto, e questi docenti vanno stabilizzati – continua – Se molti non sono abilitati e non hanno potuto partecipare a concorsi è perché dal 2014 non viene avviato un percorso abilitante. Negli ultimi 20 anni ogni nuovo ministro ha cambiato le norme del reclutamento senza una visione di lungo periodo. Al governo chiediamo risposte adeguate”.

I sindacati si lamentano anche perché le misure adottate sinora dal Governo non convincono: è stata cancellata la fase transitoria, il concorso straordinario non è ancora partito, mentre quello che si sta avviando è solo la regionalizzazione della scuola, contro la quale negli ultimi giorni si sono mossi anche 30 costituzionalisti.

Si guarda all’Ue

Si guarda con interesse anche all’Unione Europea, che da tempo previene l’abuso di precariato: si tratta di un cavallo di battaglia dell’Anief, che proprio in queste ore ricorda che “l’inserimento nelle ex graduatorie permanenti ha evitato in passato la condanna dell’Italia da parte della Commissione UE”.

“La scuola – incalza Sinopoli- ha bisogno di risposte, prima di tutto per il precariato, che va affrontato come indicato nella direttiva europea 70 del 1999, con la stabilizzazione per chi ha 3 anni di servizio. Se questo è davvero il governo del cambiamento cominci a stabilizzare l’organico di fatto permettendo a tanti studenti delle classi e ragazzi disabili di avere un insegnante, cominci a convocarci per definire una fase transitoria e non consegnare l’avvio del nuovo anno scolastico al caos. Il 12 marzo saremo in piazza con migliaia di precari, per chiedere che il mondo della scuola venga ascoltato, ed è solo un primo appuntamento: se non otterremo risposte, non ci fermeremo”.

Sciopero unitario in arrivo?

Sullo sfondo, come anticipato da tempo dalla Tecnica della Scuola, si intravede sempre più uno “scioperone”.

Qualora, infatti, l’iter di approvazione della regionalizzazione dovesse andare avanti e non dovessero realizzarsi i provvedimenti sui precari, lo stop generalizzato, a cui aderiranno tutti sindacati, già promotori di un documento unitario (anche per via dell’emergenza salariale), diventerà una certezza.

Dove si protesterà

Di seguito i luoghi e gli orari dei sit-in del 12 marzo.

Abruzzo

L’Aquila, dalle ore 11.00 assemblea presso I.I.S. “D’Aosta” e alle ore 12.30 presidio davanti la Prefettura dell’Aquila, C.so Federico II, 11.

Calabria

Catanzaro, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Regionale, Via Lungomare, Catanzato Lido.

Campania

Napoli, dalle ore 12.00 alle ore 14.00 Ufficio Scolastico Regionale Campania, Via Ponte della Maddalena, 55.

Emilia Romagna

Bologna, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 Ufficio Scolastico Regionale, Via de’ Castagnoli, 1.
Forlì-Cesena, dalle ore 14.30, Ufficio Scolastico Territoriale di Forlì, Viale Salinatore.
Modena, dalle ore 15.30 alle ore 17.30 Prefettura, Via Martiri della Libertà, 34.
Ravenna, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via di Roma, 69.
Reggio Emilia, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Mazzini, 6.
Rimini, dalle ore 16.30 alle ore 18.00 Prefettura, Via IV Novembre, 40.
Parma, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Prefettura, Strada Repubblica 39.
Piacenza, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Ufficio Scolastico Provinciale di Parma e Piacenza, Corso Garibaldi, 50.

Friuli Venezia Giulia

Trieste, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, Piazza della Borsa.

Lazio

Roma, dalle ore 15.30 Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Viale Trastevere, 76/A.

Liguria

GenovaLa SpeziaSavona dalle ore 8.00 alle ore 12.00 presidi davanti alle prefetture.
Imperia, dalle ore 8.00 alle ore 12.00 IS Colombo di Sanremo.

Lombardia

Milano, dalle ore 14.30 Ufficio Scolastico Regionale Lombardia, Via Polesine, 13 (metro gialla fermata Corvetto).

Marche

Ancona, dalle ore 13.30 Ufficio Scolastico Regionale Marche, Via XXV Aprile.

Molise

Campobasso, dalle ore 11.00 assemblea presso I.C. D’Ovidio e dalle ore 12.30 presidio davanti l’Ufficio Scolastico Regionale Molise, Via Garibaldi, 25.

Piemonte

Torino, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Corso Vittorio Emanuele II°, 70.
Alessandria, dalle ore 15.30 Prefettura, Piazza Libertà 17.
Asti, dalle ore 13.00 Ufficio Scolastico Provinciale, Piazza Alfieri, 30.
Biella, dalle ore 15.00 alle ore 16.00 Ufficio Scolastico Provinciale di Biella (cortile interno dell’ITT di Città Studi, Corso Pella, 4).
Cuneo, ritrovo in Piazza Europa alle ore 11.00, corteo con arrivo davanti Ufficio Scolastico Provinciale e assemblea alle ore 12.00.
Novara, dalle ore 15.30, Ufficio Scolastico Provinciale, Via Mario Greppi, 7.
Verbania, dalle ore 15.30, Ufficio Scolastico Provinciale, Via Annibale Rosa, 20.
Vercelli, dalle ore 8.00 alle ore 10.00 assemblea presso I.C. Ferraris, Piazza Cesare Battisti, 6. Alle ore 11.00 incontro con il Prefetto e alle ore 12.00 incontro con il Provveditore.

Puglia

Bari, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Regionale.
Brindisi, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Provinciale.
Foggia, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Provinciale.
Lecce, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Provinciale.
Taranto, dalle ore 15.00, Ufficio Scolastico Provinciale.

Sardegna

Cagliari, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, Piazza Galilei.
Oristano, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Lepanto.
Nuoro, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Trieste.
Olbia, alle ore 11.30 assemblea presso sede ex Provincia, Via Nanni.
Sassari, alle ore 15.30, Ufficio Scolastico Provinciale Sassari – Corso G.M. Angioy –

Sicilia

Palermo, Dalle ore 10.00 alle ore 13.00, Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, Via Fattori, 60.

Toscana

Firenze, dalle ore 15.00 Ufficio Scolastico Regionale, Via Mannelli, 113 con delegazioni della FLC CGIL FirenzeGrossetoLucca Massa Carrara.
Arezzo, dalle ore 9.00 Ufficio  Scolastico Provinciale , Via Monte Falco, 55.
Livorno, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Galilei, 40.
Pisa, alle ore 11.00 assemblea dei precari presso la Sala delle Colonne dell’ITCG Niccolini di Volterra e dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Pascoli, 8.
Pistoia, dalle ore 15.30 Ufficio Scolastico Provinciale, Via Mabellini.
Prato, dalle ore 15.30, Ufficio Scolastico Provinciale, Viale Borgo Valsugana 63/B.
Siena, dalle ore 11.30 alle ore 14.30 assemblea unitaria Istituto Sallustio Bandini, Via Cesare Battisti, preceduta da una conferenza stampa (ore 10.30) e seguita (ore 15.00) dall’incontro di una delegazione con il Prefetto.

Umbria

Perugia, dalle ore 11.30 alle ore 13.30, Prefettura, Piazza Italia.
Terni, dalle ore 11.30 alle ore 13.30, Prefettura, Viale della Stazione.

Valle D’Aosta

Aosta, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, Palazzo regionale, Piazza Deffeyes.

Veneto

Mestre (Venezia), dalle ore 15.00 Ufficio Scolastico Regionale Veneto, Via Forte Marghera, 191.