Sciopero per il clima

Sciopero per il clima: FLC CGIL sostiene le manifestazioni del 15 marzo. Il ministro Bussetti ci ripensi e ascolti il grido d’allarme degli studenti

La FLC CGIL sostiene le manifestazioni che avranno luogo in tutta Italia venerdì 15 marzo e sarà accanto a studentesse e studenti che daranno vita allo sciopero previsto nell’ambito della campagna
internazionale Fridays for future.

“La sfida delle studentesse e degli studenti del mondo” afferma Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL “non può lasciarci indifferenti, poiché ci richiama alla responsabilità di fronte alla Terra e di fronte al destino dell’umanità. La Cgil ha dedicato alla necessità di un nuovo modello di sviluppo ampie riflessioni in questi anni, e parte del suo ultimo Congresso. E come FLC CGIL abbiamo avanzato elaborazioni e proposte, di natura educativa e culturale, su come il sistema dell’istruzione deve farsi carico della divulgazione di una mentalità ecologica collettiva. Per questo apprezziamo la decisione di tanti Stati di aderire allo sciopero delle scuole di venerdì e di sostenere la legittima battaglia di studentesse e studenti, così come apprezziamo l’intervento del Presidente Mattarella, che chiama in causa i poteri pubblici”.

“Al contrario – aggiunge Sinopoli – assistiamo con amarezza a quanto è accaduto in Italia, dove il ministro dell’Istruzione Bussetti ad una precisa domanda sullo sciopero delle scuole di venerdì ha liquidato la faccenda in modo del tutto burocratico: ‘le lezioni si svolgeranno regolarmente’. E invece no, signor ministro. Mai come questa volta lo sciopero e le rivendicazioni di studentesse e studenti hanno una straordinaria valenza educativa, contengono un significativo messaggio per l’intera società e soprattutto per gli adulti, lanciano un grido d’allarme ai potenti, e ai ministri come Lei, per assumere consapevolezza sui danni provocati dal cambiamento climatico. Al mondo della scuola, ai e alle docenti, al personale, signor ministro, va data la possibilità di partecipare ad uno sciopero condiviso dalle scuole di ogni ordine e grado di decine di Paesi del mondo e della civile Europa. Altrimenti, signor ministro, si corre il rischio di tramettere una sensazione di sordità, cecità e indifferenza da parte del suo dicastero, finendo per deludere ancora di più le aspettative dei nostri studenti. Ci ripensi, e dia l’opportunità a chiunque lo voglia di partecipare allo sciopero sul clima senza subire penose conseguenze”.

Infine, Sinopoli e la FLC auspicano che la campagna di mobilitazione abbia un suo seguito nel tempo. Per questo, la disponibilità dell’organizzazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil resta massima. “Sapere e conoscenza, che sono a fondamento dell’istruzione, hanno di fronte una missione precisa, questa volta: creare le condizioni per un futuro amico del pianeta e dell’umanità. E tutte le istituzioni del sapere e della conoscenza ne sono ormai consapevoli. Ora è il
momento di agire”, conclude Sinopoli.