Maturità 2019, colloquio: dura 50-60 minuti, contenuti buste non devono essere divulgati. Materiali Miur

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da Orizzontescuola

di redazione

Maturità 2019, alcune indicazioni per il colloquio, terza e ultima prova dell’esame. Materiali del seminario di formazione USR Campania.

Colloquio: contenuti oggetto d’esame

Il colloquio prende avvio dal percorso scelto dal candidato attraverso le tre buste.

  • Si tratta di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi affinché la medesima (commissione) verifichi l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità argomentativa e critica del candidato

Il colloquio verte anche sull’esperienza di Alternanza scuola lavoro, esposta  mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro.

Il colloquio accerta anche le conoscenze e le competenze maturate dallo studente nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”

Caratteristiche del Colloquio

In base all’O.M. 205/2019 Articolo 19 comma 2 il colloquio:

  •  prende avvio dai materiali – si svolge in un’unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione
  • la commissione cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse
  • i commissari interni ed esterni, affinchè il loro coinvolgimento sia più possibile ampio, conducono l’esame in tutte le discipline in cui hanno titolo, anche relativamente alla discussione delle prove scritte

Colloquio: modalità svolgimento

Il colloquio inizia con i materiali (testi, documenti, esperienze, progetti…) scelti dalla commissione  ma i materiali suddetti, si evidenzia nell’OM, sono soltanto lo spunto per l’avvio della prova, che deve svilupparsi in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

Il Colloquio: la scelta dei materiali

E’ a cura della Commissione, che dedica un’apposita sessione alla preparazione del colloquio.

Nel corso di tale sessione la commissione deve predisporre, per ciascuna classe, un numero di buste pari a quello dei candidati aumentato almeno di due unità. In tal modo, anche l’ultimo candidato potrà esercitare la scelta fra tre differenti buste (ad esempio: classe di 21 alunni; vanno predisposte 23 buste).

Il Presidente della commissione si assicura che le buste garantiscano la riservatezza del materiale in esse contenuto e che le stesse siano adeguatamente custodite.

La scelta dei materiali da proporre al candidato deve avvenire sulla base del percorso effettivamente svolto, quindi secondo quanto indicato nel documento del 15 maggio, e nell’ottica di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.

Il giorno del colloquio,  il Presidente, alla presenza del candidato, prende tre buste (tra quelle precedentemente predisposte) e le sottopone allo stesso. Il candidato sceglie una delle buste della terna. I materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti in successivi colloqui.

Alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l’integrità delle buste ancora chiuse. Le buste non scelte dal candidato vengono riproposte per i successivi sorteggi, mentre i materiali di quelle sorteggiate non vanno più riproposti.

Gli alunni non devono conoscere in anticipo contenuti delle buste

Questo significa che gli studenti non devono conoscere in anticipo il contenuto nelle buste. I percorsi infatti non devono essere strutturati nel documento del 15 maggio (come pensa qualche docente), né devono essere messi a disposizione degli studenti qualche giorno prima della prova.

Gli studenti devono infatti confrontarsi con una situazione “non nota”

Indicazioni Miur

materiali del corso di formazione USR Campania