Concorso DS: l’inspiegabile silenzio sui voti degli scritti che non c’è su altri concorsi

da Tuttoscuola

Non sappia la destra…
Con decreto direttoriale prot. 663 di ieri, 17 aprile, 2019, la Direzione Generale per le risorse Umane del Miur ha pubblicato l’elenco nominativo dei 50 candidati al concorso per dirigenti amministrativi (5 posti a bando), ammessi all’orale per avere superato le prove scritte. E, accanto ai nominativi, il decreto ha riportato espressamente anche i voti conseguiti nelle due prove, secondo un più che condivisibile principio di trasparenza.

Non sappia la destra – dicevamo – perché lo stesso Ministero (Direzione Generale del personale), circa tre settimane fa, per un altro concorso per dirigenti – quelli scolastici – ha pubblicato l’elenco dei candidati ammessi, senza, però riportare il voto conseguito.

Nel decreto con cui quell’elenco di soli nominativi veniva pubblicato si precisava che il voto conseguito sarebbe stato comunicato esclusivamente a ciascun candidato ammesso, a mezzo posta elettronica.

Un peso, due misure. Non sappia la Direzione Generale del personale quel che fa la Direzione sorella delle risorse umane all’interno dello stesso palazzo.

Piena trasparenza in una Direzione, molta riservatezza nell’altra, come se la valutazione dei candidati in un concorso pubblico fosse considerato un dato sensibile da tutelare con la privacy.

Ma c’è un altro aspetto inspiegabile. A tutt’oggi non è nemmeno stato comunicato privatamente, come invece era previsto, il voto conseguito da ciascun candidato.

A rendere inspiegabile la situazione c’è un altro silenzio-ritardo.

Il 21 marzo scorso, nell’incontro con i sindacati dei dirigenti scolastici, i funzionari ministeriali, nel fornire diverse anticipazioni sul concorso DS e sulla pubblicazione degli ammessi, riferivano anche che attraverso la piattaforma POLIS presente sul sito web del MIUR ciascun partecipante, utilizzando il proprio codice di accesso, avrebbe potuto visionare il proprio elaborato, la griglia di valutazione e il verbale delle operazioni relative alla correzione, senza bisogno di formulare alcuna richiesta di accesso.

Invece, a distanza di tre settimane dalla pubblicazione dei nominativi ammessi, non vi è stata nessuna comunicazione di apertura della piattaforma POLIS per visionare elaborati e griglie di valutazione. Un top secret inspiegabile, come se griglie di valutazione, elaborati e verbali fossero ancora da approntare.

Il prolungato silenzio ministeriale sta dando adito, come si può riscontrare sui social, a congetture e ipotesi disparate, arrivando anche a paventare errori e disguidi.

Per far cadere timori e sospetti, è augurabile che il Miur batta un colpo.