Camera, abrogate sanzioni a bimbi alle elementari

da Il Sole 24 Ore 

Sono abolite le sanzioni a carico dei bambini indisciplinati delle scuole elementari, dalla nota sul registro fino all’espulsione. La Camera ha infatti approvato un emendamento al ddl che introduce l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, con cui viene abrogata una norma del 1928 che prevedeva queste punizioni.

«Verso gli alunni che manchino ai loro doveri – affermava l’articolo 414 del Regio decreto 1297 – si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi disciplinari: ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico».
La nuova legge, per «rafforzare la collaborazione con le famiglie», estende alla scuola elementare il Patto educativo di corresponsabilità, oggi previsto per le scuole medie e per le
superiori.

Non ci sarà – invece – la parità di genere tra gli obiettivi che deve perseguire l’introduzione dell’educazione civica nel curriculum scolastico. E’ stato infatti bocciato l’emendamento di Leu al ddl in esame alla Camera presentato da Leu, a firma di Federico Fornaro e Nicola Fratoianni.

L’emendamento indicava tra le tematiche oggetto del nuovo insegnamento “l’educazione sentimentale finalizzata alla crescita educativa, culturale ed emotiva dei giovani in materia
di parità e solidarietà tra uomini e donne”. A favore hanno votato Leu, Pd e alcune parlamentari di Forza Italia, mentre contro si è espressa la maggioranza di Lega e M5s, Fdi e alcuni deputati di Fi.
E’ stato invece introdotto con voto unanime «il contrasto alle mafie» tra le tematiche dell’educazione civica.