Ok anche all’arrivo tra i banchi della «storia antimafia»

da Il Sole 24 Ore

«È stata approvata, in abbinamento alla proposta di legge sull’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, un’altra proposta, a mia prima firma, che prevede l’opportunità di introdurre, nelle scuole primarie e secondarie, l’insegnamento della storia del contrasto al fenomeno mafioso. Attraverso questa proposta, vogliamo permettere alle giovani generazioni di conoscere più a fondo il funzionamento della criminalità organizzata nel nostro Paese, fornendo loro dei validi strumenti per combatterne le logiche di violenza e sopraffazione». Lo scrive su Facebook Dalia Nesci (M5s), membro della commissione parlamentare Antimafia.

L’altra proposta di legge approvata
È sempre Nesci a spiegare i contenuti dell’altra proposta di legge approvata a Montecitorio. «Insegnando, insieme all’educazione civica quella del contrasto alle mafie – ha aggiunto la deputata -, potremo dare l’opportunità ai nostri ragazzi di conoscere la storia delle tante personalità, passate e presenti, che si sono opposte con coraggio alle mafie sul territorio italiano: penso alla storia dei giudici Borsellino e Falcone e della testimone di giustizia Piera Aiello. Il M5S, così, intende incentivare una seria e lungimirante opera di rivoluzione culturale, per rinvigorire e diffondere la cultura dell’antimafia tra le giovani generazioni».