Disturbi dello spettro autistico in eta’ adulta Regione Piemonte

Panorama della Sanita’ del 08.05.2019

Disturbi dello spettro autistico in eta’ adulta, la Regione Piemonte definisce le linee d’indirizzo 

Un approccio globale per garantire la continuità delle cure. Documento condiviso con le associazioni dei famigliari e dei pazienti.

TORINO. Per rafforzare ulteriormente il lavoro svolto in questi anni ed anche per rispondere alle richieste dei famigliari e delle associazioni dei pazienti, la Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alla Sanità, approverà nella prossima riunione le linee di indirizzo programmatiche per i disturbi dello spettro autistico in età adulta, risultato di un lavoro congiunto tra gli assessorati alla Sanità, alle Politiche Sociali e all’Istruzione, Formazione e Lavoro. “Capofila di un progetto nazionale per la cura dell’autismo, dal 2016 ad oggi la Regione Piemonte ha stanziato – evidenzia una nota della Regione – 2 milioni di euro di fondi specifici. Esiste ed è in fase di potenziamento la rete regionale, sia per i pazienti in età evolutiva che per gli adulti. Per l’età evolutiva il percorso di integrazione della rete risale al 2009. Il Centro pilota regionale dell’Asl Città di Torino segue attualmente 550 pazienti, dei quali circa la metà di Torino e città metropolitana ed il resto residente nelle altre province. Dal 2016 la Regione ha dato mandato ai servizi di neuropsichiatria infantile ed ai Centri di salute mentale di intensificare la diagnosi ed il trattamento precoce che, assieme ad una presa in carico tempestiva, sono determinanti per migliorare le cure ed il trattamento dei malati”. “Il documento, elaborato con il Coordinamento regionale per l’Autismo in età adulta del quale fanno parte le associazioni dei familiari e dei pazienti, definisce nel dettaglio – spiega la Regione – il percorso di transizione e presa in carico socio-sanitaria dei malati: è il frutto di un articolato lavoro dell’Assessorato, che tiene conto della necessità di un approccio complessivo per tutta la vita della persona. Per questo motivo, è prevista una stretta collaborazione tra servizi sanitari, sociali, scolastici, formativi, del lavoro, valorizzando le competenze specifiche dei singoli servizi correlati alle diverse fasce d’età. Nel dettaglio, la delibera prevede l’organizzazione della presa in carico socio-sanitaria dell’autismo in età adulta ed il relativo percorso, la definizione di un progetto individuale, gli interventi per la persona, la formazione continua degli operatori, le misure da adottare in caso di disturbi del comportamento, la promozione di percorsi socio-occupazionali e di inserimento lavorativo, l’inclusione scolastica. Il documento recepisce le indicazioni contenute nell’Intesa tra il Governo e le Regioni del 2015 che prevede un aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali”.