Una giornata particolare

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Una giornata particolare

di Maurizio Tiriticco

Grande giornata, oggi 13 maggio 2109, a Roma! Grande giornata democratica ed antifascista! Questa ripresa odierna del fascismo nel nostro Paese, alimentato anche da governanti in parte ignoranti e in parte sovranisti senza scrupoli, mi preoccupa e deve stimolarci tutti ad una opposizione severa e decisa! INTOLLERABILE oggi che i fascisti di turno pretendano di accedere ad affermare la loro fede, cosiddetta, in una università della nostra Repubblica, nata proprio dalla lotta contro il fascismo e il nazismo! Sono decenni che i fascisti alla Sapienza non mettono piede.
Un pizzico di storia! Io mi iscrissi alla Sapienza nel lontano 1946, alla Facoltà di Lettere. Eravamo tutti noi studenti assolutamente democratici, e molti di noi iscritti e/o militanti nei sei partiti di allora, comunisti, socialisti, democristiani, repubblicani, liberali. democratici del lavoro. Dei fascisti organizzati, neanche l’ombra, anche se qualche studente si dichiarava nostalgico! E lo erano anche alcuni miei colleghi, di cui ho anche un bel ricordo per la loro cultura e per il loro successo professionale. Qualche scontro tra noi, repubblicani e democratici, da un lato, e nostalgici – pochi in verità – dall’altro ci fu, ma sempre circoscritto in qualche litigata a parole e senza particolari conseguenze. Il fatto è che gli anni dell’immediato dopoguerra erano molto inquieti, soprattutto nel sociale! Le grandi lotte contadine per la terra! Le grandi lotte operaie! La rinascita del sindacato confederale con Giuseppe Di Vittorio!
Da quegli anni sono trascorsi ormai una settantina d’anni! Un lungo periodo in cui alla Sapienza il fascismo poteva costituire soltanto oggetto di ricerca e di studio. Renzo De Felice, compagno comunista, era anche mio compagno di studi. Ricordo le nostre conversazioni sul fascismo e gli interrogativi che lui si proponeva del perché e del come avesse potuto conquistare in pochi anni tanti Italiani. Erano dei pour parler che in genere si svolgevano nell’area antistante alla Biblioteca Alessandrina, un po’ per distrarci, un po’ per fumare una sigaretta – non c’era ancora il divieto in quella zona – e confrontarci un po’ sulle nostre ricerche bibliografiche: lui sul fascismo e su Mussolini, soprattutto; io sul Modernismo francese e sulla corrispondenza sia di impegno intellettuale che di amorosi sensi tra Henri-Benjamin Constant de Rebecque e Anne-Louise Germaine Necker, baronessa di Staël-Holstein. A quei tempi i nobili non si risparmiavano affatto quanto ad appellativi! Comunque, In quei primi anni dell’800, dopo il Congresso di Vienna e con le varie forme assunte dal Romanticismo europeo, dibattiti, discussioni, nuve riverche costituivano un fermento di grande interesse. Oggetto di studio di molti di noi studenti di lettere. Poi io e De Felice ci siamo laureati e ciascuno di noi ha preso la sua strada!
Alla Sapienza si studiava! E come! Poi con i passar degli anni, ci fu la grande stagione del Sessantotto, quella del Movimento studentesco! Io ero già fuori dall’università! Laureato da tanti anni! E a fianco del movimento studentesco nacque il “movimento insegnanti”, promosso e animato da noi insegnanti di sinistra! Quel movimento che in seguito portò alla fondazione della “CGIL-Scuola”. Ricordo lo stupore di molti docenti, maschi e femmine: “Come!!! Gli insegnanti in un sindacato degli operai? Impossibile!” Un’espressione che oggi fa solo ridere! E da quel movimento nacque anche il Cidi (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), avviato, organizzato ed animato da Luciana Pecchioli, moglie di Ugo Pecchioli, autorevole membro della Segreteria del PCI. I maligni dissero che si trattava di una manovra del PCI, tesa ad ammorbidire il “sinistrismo” del Movimento insegnanti.
Il tutto accadeva in quello scorcio degli anni sessanta! Allora gli estremisti – se si può dir così – erano gli studenti più a sinistra della sinistra! C’erano Avanguardia Operaia, Potere Operaio, Servire il Popolo, i Maoisti, il Libretto rosso di Mao, i Trotskisti,! E poi le vicende internazionali: Fidel Castro e la Rivoluzione cubana! E l’influenza del Che! Che Guevara! Il nuovo eroe della Rivoluzione! Il suo volto in bianco e nero su migliaia di manifesti e di magliette! E il Maggio Francese! E gli studenti di Berkley! E gli studenti di Pechino! Insomma, anni ruggenti! Una sorta di internazionale rivoluzionaria giovanile! E A Roma molti gli studenti più a sinistra della sinistra! Luciano Lama, segretario nazionale della CGIL, vuole portare agli studenti della Sapienza la solidarietà della classe operaia! Ma, appena iniziò il suo discorso, venne subito contestato dagli studenti.
E qui mi fermo! Dopo quegli anni ruggenti, all’Università si è ripreso a studiare! Comunque, a volte periodi difficili in questi settant’anni li abbiamo vissuti alla Sapienza, ma mai ci siamo dovuti confrontare con i fascisti! Scomparsi per sempre, e non solo dall’Università, ma dall’intero Paese! Il Movimento Sociale Italiano e il suo più autorevole segretario, Giorgio Almirante, ex fascista (aveva collaborato alla stesura del “manifesto sulla razza” nel lontano 1938 nonché con la Repubblica Sociale Italiana) convissero con la Repubblica accettandone in linea di massima la sua connotazione democratica ed il suo ordinamento.
Oggi, 13 maggio 2109 a Roma – ripeto e concludo – dopo settanta anni, all’Università di Roma, ci siamo dovuti confrontare ancora una volta con i fascisti. Tuttavia, la manifestazione promossa si è svolta con grande successo! E il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ha potuto svolgere la sua relazione, attesa, partecipata, condivisa, applaudita. Una vittoria della democrazia! Una vittoria della cultura!
Un comitato promotore, costituito da diverse associazioni ha avviato una larga azione per proporre la nomina del Comune di Riace per il Nobel della pace! Un atto di grande impegno civile, per il nostro Paese! E per l‘intera Europa dei popoli! Una sfida ai populisti di turno!