Precari, ecco l’emendamento

da ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

L’intesa è stata firmata tra il capo di gabinetto del Miur, Giuseppe Chinè, e i segretari dei sindacati alla vigilia del voto. Già ieri a viale Trastevere gli uffici erano al lavoro per definire il relativo emendamento che tradurrà l’intesa da impegno politico in legge. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il piano straordinario per i precari, promesso ai sindacati, sarà definito con un emendamento al decreto Crescita, emendamento che dovrebbe essere quasi pronto. E dovrebbe essere a firma del governo. Una scelta, questa, con la quale il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, e con lui tutta la Lega, vuole rivendicare l’operazione. Anche nei confronti del Movimento5stelle che invece sul piano aveva mostrato perplessità, provando a depotenziarlo con l’eliminazione dell’accesso per una quota dei triennalisti alle immissioni in ruolo già dal prossimo settembre.

Il cambio di passo al dicastero dell’istruzione è uno degli effetti dei risultati elettorali delle Europee, che hanno incoronato il partito di Matteo Salvini come primo partito in Italia. Un 34% che doppia il risultato del Movimento5stelle. E se è vero che Salvini non vuole rimpasti, è altrettanto vero che il peso delle forze politiche di maggioranza è nei fatti cambiato. L’ago del termometro governativo è spostato sul verde rispetto al giallo di Luigi Di Maio.

Il ministero proporrà l’istituzione di un percorso abilitante straordinario rivolto a tutti i docenti con tre anni di servizio pregresso, ai quali sarà anche data la possibilità di partecipare a un nuovo concorso riservato straordinario: obiettivo essere immessi in ruolo già per il prossimo anno scolastico, probabilmente dal primo ottobre. La platea potenziale è di circa 50 mila precari, di questi quasi 20 mila dovrebbero poter entrare subito. Posti e divisioni sul territorio, in base al fabbisogno di cattedre, sono in fase di elaborazione.

Al percorso formativo abilitante straordinario potranno partecipare tutti i docenti della scuola secondaria con tre anni di servizio. Ciascun candidato sceglierà in quale regione concorrere, visto che il concorso sarà regionale.

Tutti potranno frequentare il percorso. L’ordine di ammissione sarà determinato, regione per regione, in base ai titoli e al servizio: i docenti con maggiori titoli e servizio pregresso saranno ammessi al percorso già durante l’a.s. 2019/2020.

Il percorso insomma è molto simile ai Pas organizzati negli anni passati, caldeggiati anche dal presidente della commissione istruzione del senato, il leghista Mario Pittoni, e si concluderà con una prova finale. Coloro che supereranno la prova, ancora da decidere nella sua struttura (a questo però penserà il bando), risulteranno abilitati all’insegnamento nella scuola secondaria e potranno iscriversi nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto.

Parallelamente, sarà previsto anche un concorso riservato straordinario ai docenti della scuola secondaria con tre anni di servizio.

I candidati che si posizionano utilmente saranno avviati alla frequenza di un percorso universitario abilitante, terminato il quale si abiliteranno all’insegnamento ed entreranno nei ruoli. Questa la struttura. Nel giro di pochi giorni l’articolato dovrebbe essere ufficializzato.