Concorso infanzia e primaria, probabile la prova preselettiva. Cosa c’è da sapere

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

C’è attesa per il bando del concorso scuola 2019 per infanzia e primaria, che dovrebbe essere pubblicato a breve. Il concorso dovrebbe mettere a bando 17mila posti, come riportato in precedenza. Nello specifico si tratta di 16.959 posti di personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022.

Concorso scuola 2019 infanzia e primaria: ci sarà la preselettiva?

Al concorso è previsto dal decreto ministeriale la possibilità di avere una prova preselettiva: “Lo svolgimento di un test di preselezione qualora il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso”, recita il decreto.

Considerando l’alto numero di partecipanti attesi al concorso, appare molto probabile lo svolgimento della preselettiva, anche se ovviamente si devono conoscere i numeri reali dei partecipanti alla procedura.

Concorso scuola 2019 infanzia e primaria: la prova preselettiva

Nel caso di prova preselettiva, ricordiamo che questa sarà computer-based, unica per tutto il territorio nazionale, volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo nonché di conoscenza della normativa scolastica.

Saranno inoltre ammessi coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi, oltre ai soggetti dicui all’art. 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Il mancato collocamento in posizione utile alla prova preselettiva comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.

Il punteggio della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.

Prova preselettiva concorso infanzia e primaria: quesiti di logica e comprensione del testo

Come accennato, la prova preselettiva comprenderà quesiti di logica e comprensione del testo. Quindi sul test preselettivo, saranno richieste le competenze linguistiche in Italiano e le altre caratteristiche specifiche di ciascuna tipologia, ad esempio:

– ragionamento verbale e critico-verbale,
– proporzioni incomplete,
– campi ed equivalenze semantiche,
– successioni numeriche o figurali,
– insiemi, sillogismi,
– ragionamenti numerico-deduttivi,
– inferenze logiche a partire da premesse date, analogie figurali, ecc.

Prova preselettiva concorso infanzia e primaria: legislazione e normativa scolastica

Il decreto, all’allegato A1, prevede che i candidati posseggano conoscenze di legislazione e normativa scolastica. Nello specifico:

a) Costituzione della Repubblica italiana;
b) Legge n. 107/2015;
c) autonomia scolastica, con riferimento, in particolare, al decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999, Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
d) ordinamenti didattici del primo ciclo di istruzione e del segmento da zero a sei anni: decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione; decreto ministeriale n. 254/2012, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione; decreto legislativo n. 62/2017, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato; decreto legislativo n. 65/2017, Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni; decreto ministeriale n. 742/2017, Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione;
e) governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
f) stato giuridico del docente, contratto di lavoro, disciplina del periodo di formazione e di prova (CCNL vigente; decreto ministeriale n. 850/2015 relativo all’anno di formazione e di prova per docenti neo-assunti);
g) compiti e finalità di Invalsi e Indire;
h) il sistema nazionale di valutazione (decreto del Presidente della Repubblica n. 80/2013);
i) normativa generale per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, con disturbi specifici di apprendimento e con BES non certificati): Legge n. 104/1992 (articoli di interesse); Legge n. 170/2010, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico; decreto legislativo n. 66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità;
l) Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (nota MIUR prot. n. 4233 del 19 febbraio 2014);
m) Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR prot. n. 7443 del 18 dicembre 2014);
n) Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (nota MIUR prot. n. 2519 del 15 aprile 2015);

8. conoscenza dei seguenti documenti europei in materia educativa:
a) Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente;
b) Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 22 maggio 2018.

IL DECRETO

TABELLA DEI TITOLI VALUTABILI

REQUISITI DEI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI

FORMAZIONE DELLE COMMISSIONI