Concorso a dirigenti, l’Espresso denuncia presunte irregolarità: da commissari ubiqui ad anticipazioni dei risultati

da Orizzontescuola

di redazione

Il settimanale “L’Espresso” ha pubblicato un articolo con il quale vengono evidenziate alcune presunte irregolarità nelle operazioni del concorso a dirigente scolastico che è giunto alla sua prova orale.

Risultati anticipati

Tra le presunte irregolarità che vengono segnalate dall’Espresso c’è quella delle anticipazioni dei risultati delle prove. Sul forum di un noto sito, infatti, riporta il settimanale, un “uomo, campano, sindacalista e matematico” ha anticipato lo stato di avanzamento delle correzioni delle prove scritte. A quanto pare nel dettaglio, con tanto di percentuale di ammessi (“totale ammessi 3.488/38.89%, rimangono da correggere 500 prove”. Si leggeva in questi messaggi). Anticipazioni che venivano poi riprese e diffuse su FaceBook evocando fonti non precisate.

Voti conosciuti in anticipo

Come se non bastasse, in Umbria, riporta sempre l’Espresso, un giornale pubblica, prima del tempo, i voti migliori. Il Ministero non ha ancora fornito i dati ufficialmente.

Dubbi sulla correzione delle prove

Secondo l’Espresso, ci sarebbero dubbi sulla correzione di alcune prove. Infatti, la “notte dell’8 maggio i candidati hanno ricevuto per posta elettronica le prove in formato Pdf. Il foglio con il nome e il voto finale di alcuni candidati porta una data antecedente alla correzione della prova”. A scoprirlo gli stessi candidati, che sono risaliti alla data di creazione del file.

Problemi al software

Ad essere sotto la lente di ingrandimento anche il software utilizzato per far svolgere l’esame. Sarebbero non pochi i casi segnalati di fogli cancellati a metà e compiti consegnati in bianco per mancato funzionamento dei comandi del software.

Cosa succederà?

Il concorso con le sue procedure e le presunte irregolarità sarà oggetto di esame da vari tribunali. I ricorsi in tutta Italia sono numerosi. Il rischio è che le procedure non vangano considerate valide e che si debba rimettere mano al concorso. I tempi, però, non sono brevi e non è da escludersi che intanto le procedure andranno a termine, sarà poi la politica a doversi prendere incarico della patata bollente.

L’articolo dell’Espresso