Miur, al via valzer delle poltrone

da Italiaoggi

Marco Nobilio e Alessandra Ricciardi

Due direzioni generali in più al ministero dell’istruzione. E direttori generali, così come gli uffici di diretta collaborazione, che decadono tutti e dovranno essere riconfermati tramite interpello. È l’effetto del decreto del presidente del consiglio dei ministri 4 aprile 2019, n. 47, che, superato il vaglio degli organi di controllo, reca il regolamento con la nuova organizzazione del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale n.133 dell’8 giugno scorso ed entrerà in vigore il giorno 23 dello stesso mese. Il numero delle poltrone apicali di viale Trastevere aveva subito una riduzione del 25% durante la precedente legislatura, passando dalle 12 direzioni generali del dicastero Giannini alle 9 del dicastero Fedeli. E adesso, con il ministro Bussetti passeranno ad 11, attingendo a posizioni in dotazione al gabinetto. Nessuna novità di rilievo per gli uffici scolastici regionali, che restano 20 come nella passata legislatura. Idem per i dipartimenti che rimangono 3: uguali nel numero e nel nome: a) dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione; b) dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca; c) dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Ecco il progetto della nuova struttura. Il dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione avrà 4 direzioni generali (attualmente ne ha 3): ordinamenti scolastici e valutazione del sistema nazionale di istruzione; personale scolastico; direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’edilizia scolastica.

E infine, la new entry: la direzione generale per il supporto giuridico e amministrativo. L’articolo 5 del decreto assegna a questa direzione compiti di supporto e di consulenza agli uffici scolastici per la gestione del contenzioso avente carattere generale anche tramite la redazione di atti. Insomma, una sorta di megaufficio legale che si affiancherà all’ufficio legislativo e cercherà di dare una mano agli uffici periferici perlomeno in materia di contenzioso seriale e collettivo

L’istituzione di questo nuovo settore è sintomatico della crescita esponenziale del contenzioso in materia scolastica che si è verificato negli ultimi anni. Da una parte per effetto dei sempre più ampi margini offerti alla discrezionalità amministrativa dalle nuove disposizioni. E dall’altra parte per il crescente interesse da parte dei cosiddetti ricorsifici per le ampie prospettive di guadagno offerte dalle azioni collettive.

Il dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca manterrà le attuali 3 direzioni generali, che però saranno meglio caratterizzate in termini di competenze specifiche. Mentre il dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali passerà da 3 a 4 direzioni generali.

La new entry è la direzione generale per la comunicazione e i rapporti internazionali, già esistente nella storia del Miur e che ora ritorna. Che si occuperà dell’informazione istituzionale, dell’organizzazione di manifestazioni e di campagne informative di pubblico interesse, del sito internet e della rete intranet del ministero, della gestione dell’ufficio relazioni con il pubblico del ministero, delle relazioni internazionali con particolare riferimento all’unione europea. Insomma, una direzione a metà tra un megaufficio stampa e un’agenzia di marketing.