Maturità 2019, Bussetti: bilancio molto positivo, il sistema ha gradito l’attenzione alla meritocrazia

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

“Il bilancio sulla nuova maturità è molto positivo”: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, intervistato la mattina del 1° luglio a 24Mattino su Radio 24 di Maria Latella e Oscar Giannino.

“I ragazzi hanno capito”

“Sono soddisfatto perché tutto il sistema scuola ha avuto un risultato gradito, rispetto alle premesse e ai dubbi che c’erano su alcune novità”, ha dichiarato il responsabile del Miur.

Il ministro Marco Bussetti ha poi tenuto a dire che “i ragazzi” che hanno partecipata agli Esami conclusivi di Stato del secondo ciclo “hanno veramente colto il senso di questa maturità nei loro confronti, cioè l’attenzione alla meritocrazia”.

La soddisfazione per le tre buste

Le sue parole di soddisfazione giungono qualche giorno dopo la strenua difesa dello stesso titolare del Miur della scelta introdurre le tre buste nell’esame orale: “No, non mi piace il termine ‘Rischiatutto’, perché gli studenti non rischiano niente”, aveva detto, sostenendo che sono solo “uno spunto da cui partire” per l’interrogazione.

Bussetti si era anche recato, nel primo giorno di esami orali, in visita all’Istituto Carlo Cattaneo di Milano, proprio per assistere all’apertura delle tre buste: “Mi dicono che è la prima volta – aveva commentato il ministro nell’occasione, a margine dell’evento sui 20 anni dal Processo di Bologna – che un ministro va ad assistere agli orali, io sono andato a Milano, in un Istituto tecnico”.

Non è già tempo di conclusioni, ma….

Sulla novità delle tre buste, anche se gli esami orali si stanno ancora svolgendo e non è possibile fare un resoconto completo, va detto che molte commissioni non hanno calcato la mano, chiedendo spesso argomenti non troppo specifici, quindi in linea con quanto sempre detto dallo stesso ministro dell’Istruzione, a proposito del fatto che i contenuti delle tre buste sarebbero stati solo degli “spunti” da cui far partire l’interrogazione dei maturandi (al posto della cancellata “tesina”).