Card docente, oltre il 70% la utilizza per Pc e tablet

da Il Sole 24 Ore

di Eu.B.

La passione degli insegnanti italiani per l’informatica non si placa. Come testimoniano gli ultimi numeri sull’utilizzo della “carta del docente” contenuti nel rapporto della Corte dei conti sul coordinamento della Finanza pubblica. Secondo cui oltre il 70% dei prof l’ha usata per acquistare Pc e tablet.

La card da 500 euro annui è stata introdotta dalla Buona Scuola del 2015 per incentivare l’aggiornamento in servizio dei docenti di ruolo. Nel frattempo la sua dote è salita di oltre un terzo, passando dai 256,2 milioni del 2017 ai 351,2 milioni del 2018. Di formazione tout court con la carta ne è stata comprata poca. Solo 25,5 milioni sono stati investiti dagli insegnanti per i corsi di aggiornamento. Pari al 7,2% del totale contro il 6,6% dell’anno prima. Se al conto aggiungiamo anche i 66 milioni dedicati all’acquisto di libri o e-book arriviamo neanche alla metà delle somme destinate a Pc e tablet. Che hanno superato i 250 milioni. Ciò significa che il 71,3% dei fondi è andato a hardware e software. Meno rispetto al 77,4% di 12 mesi prima. Ma comunque superiore di 3.500 volte all’investimento per il pacchetto cultura nel suo complesso (musei, mostre, cinema, teatro eccetera).

Chissà che quando tra qualche mese si tratterà di reperire gli 1,8 miliardi descritti nell’articolo qui accanto per il rinnovo contrattuale dei prof il governo gialloverde non decida di attingere proprio a questo “tesoretto”.