Trasferimenti. I furbetti delle dichiarazioni fasulle per la 104

da Tuttoscuola

Furbetti dei trasferimenti, veri e presunti. Due quotidiani dedicano ampio spazio a iniziative giudiziarie e amministrative relative a docenti che hanno (o avrebbero) presentato documentazioni false per ottenere il trasferimento nella provincia di residenza provenendo da regioni o province lontane.

L’edizione di Palermo di Repubblica riporta il caso di quattro professori licenziati per attestazioni false relative alla 104 per assistenza a familiari, grazie alle quali avevano ottenuto cinque anni fa il trasferimento ad Agrigento. Il caso ‘Agrigento’ era esploso a seguito della denuncia di docenti contro interessati, mettendo allo scoperto un giro di falsi che aveva coinvolto 101 persone tra docenti, personale Ata e medici compiacenti.

La condanna dei quattro professori licenziati è soltanto l’inizio di un procedimento che dovrebbe prevedere tra breve tempo un secondo giudizio riguardante altri 48 docenti.

Il secondo caso dei furbetti dei trasferimenti è riportato dall’edizione di Salerno de Il Mattino che riferisce come l’Ufficio scolastico provinciale, a seguito di segnalazioni di docenti ‘penalizzati’, ha avviato accertamenti per verificare l’attendibilità della documentazione prodotta da sette professori, grazie alla quale avevano ottenuto il trasferimento in provincia, provenendo da regioni del centro-nord.

Se il falso sarà accertato, non sarà necessario attendere la sentenza dell’autorità giudiziaria. L’Ufficio scolastico potrà procedere al licenziamento in tronco sulla base di una recente norma contrattuale voluta dal ministro Fedeli.

L’articolo 29 del CCNL 2016-18 prevede infatti che il licenziamento, oltre ai casi già previsti, può essere disposto per due tipologie di reato:

  1. a) atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale, riguardanti studentesse o studenti affidati alla vigilanza del personale, anche ove non sussista la gravità o la reiterazione, dei comportamenti;
  2. b) dichiarazioni false e mendaci, che abbiano l’effetto di far conseguire un vantaggio nelle procedure di mobilità territoriale o professionale.