Precari, Commissione europea denuncia Italia per abuso contratti a tempo determinato. 60 giorni per adeguarsi

da Orizzontescuola

di redazione

Precariato: Commissione europea apre una nuova procedura di infrazione contro l’Italia per il ricorso reiterato ai contratto a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione.

La direttiva Ue sui contratti a tempo determinato prevede che i lavoratori abbiano le stesse condizioni dei colleghi a tempo indeterminato comparabili.

Attualmente, spiega Bruxelles, la legislazione italiana “esclude da questa protezione diverse categorie di lavoratori del settore pubblico” fra cui la scuola e la sanità.

Su questo fronte è sempre aperta la battaglia dal sindacato Anief, che ha sempre denunciato l’assoluta inadeguatezza delle norme italiane contro l’abuso dei contatti a termine.

Ora l’Europa, su denuncia del giovane sindacato, bacchetta l’Italia e ricorda che la Direttiva 1999/70/CE deve essere applicata a tutti i comparti, anche a quello della scuola pubblica.

L’Italia – spiega il presidente Pacifico – non ha predisposto garanzie sufficienti per impedire le discriminazioni in relazione all’anzianità di servizio maturata durante il periodo di precariato o in costanza di contratti a termine: i precari non hanno le progressioni di carriera; anche questa è una delle storiche battaglie portate avanti dal nostro sindacato e la Commissione ci ha dato ragione anche su questo punto“.

La Commissione UE, quindi, “invita le autorità italiane a conformarsi pienamente alle pertinenti norme dell’UE. L’Italia dispone ora di due soli mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato”.