Scuola-lavoro, le nuove linee guida Osservatorio e bottone rosso in bilico

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

«Le linee guida sono state perfezionate e inviate al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi, ndr) per l’espressione del parere che, presumibilmente, sarà reso entro il mese di luglio, dopodiché si provvederà ad adottarle mediante apposito decreto». L’annuncio del sottosegretario all’istruzione Salvatore Giuliano alla Camera, sulla probabile prossima emanazione delle nuove linee guida sull’alternanza scuola-lavoro dopo il parere del Cspi, previsto per il 30 luglio, coglie di sorpresa le associazioni degli studenti del Forum che le riunisce presso il Miur. «Proprio in queste ore ci stiamo coordinando per degli emendamenti», spiega ad ItaliaOggi i rappresentanti delle associazioni studentesche. Come spiegato da Giuliano, infatti, il Forum è stato sentito dall’apposito tavolo tecnico costituito dal Miur per definire il documento. Ma solo di recente. Il nuovo testo delle linee guida, infatti, è stato presentato a fine giugno durante una riunione del Forum, a cui è poi stato inviato solo 10 giorni giorni fa. Sapere che il decreto verrà emanato dopo il parere del parlamentino della scuola presieduto da Francesco Scrima lascia l’amaro in bocca alle associazioni studentesche che evidenziano alcuni nodi ancora da sciogliere.

Tre in particolare, spiega Adelaide Iacobelli, segretaria nazionale Msac: «se esiste ancora un Osservatorio sull’alternanza, se rimane attivo il bottone rosso di segnalazione degli studenti e se la vecchia versione delle linee guida rimane in vigore». Il lavoro sulle linee guida da parte del Forum era cominciato già intorno a dicembre, quando l’ufficio tecnico del ministro dell’istruzione Marco Bussetti gli chiese un commento sulle vecchie linee guida e delle proposte per una nuova versione. Del resto, la legge di bilancio 2019, che il governo avrebbe emanato qualche settimana dopo, prevede la definizione del documento per l’organizzazione dei nuovi percorsi di alternanza e ne fissa l’emanazione con un decreto ministeriale entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra, quindi entro l’inizio dello scorso marzo. Insomma, i tempi erano stretti. Ma non sono stati rispettati. Le linee guida, infatti, saranno adottate dal Miur non prima dell’inizio di agosto, 5 mesi dopo la scadenza prevista. Anche perché, come comunicato dal Miur alle scuole in una nota a metà febbraio, troveranno applicazione a partire dal prossima anno scolastico 2019/20 «per i progetti che avranno inizio, ovvero saranno in corso, a tale epoca». I tempi, quindi, sono strettissimi. Alcune delle proposte espresse tra dicembre e gennaio dal Forum delle associazioni studentesche, tuttavia, sono state accolto nel nuovo testo. In particolare, la sottolineatura sulla gratuità dell’esperienza di alternanza per gli studenti, sulla personalizzazione dei percorsi e la valorizzazione della Carta dei diritti e doveri degli studenti. Restano invece in bilico la valutazione dei percorsi, perché non vengano vissuti al di fuori dei mesi di scuola, e il Registro nazionale dell’alternanza per le convenzioni che le singole scuole stipulano con le aziende.