Corte Conti: la dispersione è a quota 14,5%, vanno utilizzati meglio i fondi Ue

da Il Sole 24 Ore 

di Scuola24

«In Italia il tasso di dispersione scolastica è pari al 14,5%. In termini numerici, nella scuola secondaria di II grado, gli abbandoni complessivi nel 2016 e nel passaggio fra il 2016/2017 sono stati 112.240. Le risorse finanziarie stanziate ed erogate dallo Stato, negli anni 2012-2017, sono state di 218 milioni di euro. Rilevante ausilio è giunto dai fondi comunitari. Nel periodo di programmazione Pon 2007-2013, il totale complessivo delle risorse finanziarie utilizzate per la lotta alla dispersione è stato pari a 309.690.333,10 euro. L’importo programmato per il periodo 2014/2020 è di euro 345.945.951». E’ quanto emerge dalla relazione su “La lotta alla dispersione scolastica: risorse e azioni intraprese per contrastare il fenomeno” approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti con deliberazione 14/2019/G del 26 luglio 2019.

La relazione esamina i profili finanziari e gestionali sulle misure di contrasto adottate. Il fenomeno, di natura multifattoriale, viene ricollegato alle sue cause strutturali, endogene ed esogene. Le prime sono legate alla scarsa attrattività delle scuole, spesso prive di adeguate dotazioni didattiche e ludiche e con una didattica rigida, che poco tocca le corde motivazionali dell’alunno. Le seconde sono collegate alla povertà di molte zone d’Italia, in particolare i quartieri delle città metropolitane e i luoghi a forte rischio migratorio.

Alla ricostruzione delle molteplici modalità di intervento finanziario si accompagnano le raccomandazioni volte a rendere le scuole non solo luoghi di apprendimento ma anche occasioni di esperienza di comunità e solidarietà.

La Corte prospetta l’utilità di un piano nazionale programmatico e di un monitoraggio legato a un costante aggiornamento dell’anagrafe degli studenti insieme a una funzionante “rete” tra tutte le istituzioni pubbliche (in particolare quelle delle scuole) con la possibile costituzione di un comitato di esperti con competenze elevate nelle politiche e nei dispositivi di contrasto alla dispersione.