INVERTIRE IL DECLINO DELLA SCUOLA ITALIANA

INVERTIRE IL DECLINO DELLA SCUOLA ITALIANA, LETTERA A FIORAMONTI.

Nella lettera augurale al neo ministro dell’Istruzione e dell’Università, Lorenzo Fioramonti, l’Associazione Nazionale Docenti coglie l’occasione per ribadire l’urgenza di azioni concrete per porre la scuola pubblica al centro delle politiche del Governo, quale fattore strategico di sviluppo culturale, sociale ed economico del Paese.

“La sua nomina – scrive il prof. Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti- coincide con l’inizio di un nuovo anno scolastico, speriamo che sia anche l’inizio di un cambio di prospettiva politica nelle scelte fondamentali che interessano l’istruzione e la formazione nel nostro Paese. Riteniamo che Lei abbia avuto modo, nell’anno appena trascorso, di acquisire una conoscenza diretta dei molteplici problemi della scuola pubblica, del crescente impoverimento della sua funzione e della sua capacità di svolgere un ruolo attivo nello sviluppo culturale, civile ed economico del nostro Paese. Un’esperienza sicuramente significativa che potrà esserle utile per individuare gli strumenti e le strategie per invertire questa deleteria tendenza.”

Prosegue il prof. Greco, “Vogliamo, allora, rivolgerle un motivato augurio di buon inizio.”

“Le auguriamo -scrive Greco- di essere forte e saldo, poiché la scuola pubblica ha bisogno di una guida esperta e sicura e di una progettualità seria, che non sia quella della negazione della sua nobile finalità di formazione dell’individuo basata sul sapere e sul saper fare e non sul fare senza sapere;”

“Le auguriamo di essere probo, poiché la scuola pubblica ha bisogno di serietà ed i docenti di ritrovare la dignità del loro ruolo, troppo spesso svilito da provvedimenti vessatori e punitivi che, unitamente ad una vile campagna mediatica denigratoria, ne hanno screditato funzione e reputazione sociale;”

“Le auguriamo di saper interpretare il delicato compito di rappresentante della istituzione cui è preposto, con consapevolezza della nobiltà della funzione da svolgere e con spirito democratico, poiché in decenni di malgoverno la scuola è stata consegnata ad amministratori improvvisati, inidonei al delicato compito di gestione della cosa pubblica, incapaci di confronto, indisponibili all’ascolto, mentre il fondamento della democrazia è la partecipazione;”

“Le auguriamo -conclude Greco-, di saper superare i vecchi schemi delle appartenenze, forieri di pregiudizi e di logiche fuorvianti, e di agire avendo come stella Polare la Costituzione sulla quale solennemente oggi presta giuramento.”