da Orizzontescuola
di redazione
Se da un lato la scuola italiana, come riporta l’OCSE, perderà un milione di studenti, saranno molti i docenti che lasceranno il lavoro e dovranno essere rimpiazzati dalle nuove leve.
400 mila pensionamenti in 10 anni
Il corpo docente in Italia è il più anziano tra i Paesi dell’OCSE e l’Italia ha la quota maggiore di docenti ultra 50enni. Sebbene questo rapporto sia notevolmente diminuito nella scuola primaria e secondaria, dal 64% nel 2015 al 59% nel 2017 con le recenti campagne di assunzioni, l’Italia dovrà sostituire circa la metà degli attuali docenti entro i prossimi dieci anni. Infatti, si attendono circa 400mila pensionamenti in 10 anni. Anche se la richiesta di docenti dovrà fare i conti con il calo demografico e la diminuzione di studenti.
Età degli insegnanti
Per quanto riguarda l’età dei docenti italiani, il tasso di insegnanti tra i 25 e i 34 anni è il più basso dei paesi OCSE, mentre l’età che presenta maggiore presenza è quello tra i 50 e i 59. I dati sono stati forniti oggi in occasione della presentazione del Rapporto “Uno sguardo sull’educazione”, presentato dall’analista Giovanni Maria Semeraro, oggi a Parigi.
Forte presenza femminile
La scuola italiana continua, inoltre, ad avere una presenza femminile con il 93% di donne laureate in Scienze della Formazione primaria, anche se la quota di giovani insegnanti laureate non supera il 4%.
Anche se Scienze della formazione non è l’unico percorso che conduce alla professione di docente, la quota elevata di donne si rileva anche in tutto il corpo docente: il 78% dei docenti è di genere femminile in tutti i livelli di insegnamento. L’indagine Teaching and Learning International Survey (TALIS), che si concentra sulle scuole secondarie inferiori, ha rilevato che in Italia la percentuale di donne tra i dirigenti scolastici nelle scuole medie (69%) è inferiore rispetto alla percentuale delle donne tra gli insegnanti a questo stesso livello.