Mattarella: ‘Contrastare la dispersione. E ricordare che scuola è speranza, sempre e ovunque’

da Tuttoscuola

Cappellini verdi e rossi al vento, grida di gioia, confusione e tanta allegria. Questo il clima che si è respirato lo scorso 16 settembre alla cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico “Tutti a scuola” a L’Aquila. Tanti i personaggi famosi e i rappresentanti delle Istituzioni che sono intervenuti alla manifestazione per augurare il loro “Buon anno scolastico” a studenti, famiglie, insegnanti, DS e personale scolastico. Non poteva mancare quindi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che,  dopo i saluti iniziali, ha ricordato la grande missione della scuola che pone al primo posto il contrasto alla dispersione scolastica, l’inclusione e il successo formativo di tutti e di ciascuno. Fioramonti: “Ricordiamo che la scuola è il luogo in cui la politica riassume il suo valore originario di mediazione dei conflitti”.

“ Uno dei padri costituenti, Piero Calamandrei, nell’illustrare l’articolo 34 della costituzione dedicato alla scuola e all’istruzione, sosteneva che per mantenere la democrazia la scuola, a lungo andare, è più improntate del Parlamento, della magistratura e della Corte Costituzionale – ha dichiarato il nuovo Ministro nel suo intervento – perché é a scuola che si impara a convivere con gli altri, anche con quelli più lontani da te, e a confrontarsi con idee diverse. È il luogo in cui la politica riassume il suo valore originario di mediazione dei conflitti, in cui si discute dei problemi per sortirne insieme, in cui l’inclusione accade in modo naturale”.

Una scuola aperta a tutti che “ non lascia a casa nessuno. Non uno di meno. – ha sottolineato Fioramonti – Vale per gli studenti di origine straniera, membri vitali delle nostre comunità scolastiche e per i docenti necessari a coprire le cattedre scoperte, a partire dagli insegnanti di sostegno senza i quali non può essere garantito il diritto allo studio per gli alunni con disabilita’. A questo proposito mi impegno perché non accada più che l’anno scolastico cominci senza il personale scolastico necessario”. Il Ministro non ha mancato di ricordare ai ragazzi che la vita è oltre uno smartphone e che la tutela dell’ambiente è garanzia del futuro.

“A scuola si cresce come persone – ha aggiunto Mattarella nel suo discorso-. Approfondendo il sapere, scoprendo competenze e talenti, imparando a vivere con gli altri. Ancora troppi studenti lasciano precocemente la scuola senza completare il ciclo di studi. È questa una grave menomazione della vita sociale, che penalizza soprattutto il Mezzogiorno. Il tasso di abbandono scolastico è alto – anche rispetto agli standard europei – e va decisamente ridotto: è, questo, un impegno prioritario. Investire nella scuola è la scelta più produttiva sia per le istituzioni sia per le famiglie. Accresce il capitale sociale del Paese. Rinunciare alla formazione, o vivere la scuola senza impegno, è spesso l’anticamera dell’emarginazione, della povertà, talvolta dell’illegalità”.

“La scuola per tutti è una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione – ha continuato il Presidente della Repubblica  nel suo discorso -. La scuola è levatrice di libertà. Proprio il suo carattere universale e la visione unitaria dell’impegno educativo costituiscono gli anticorpi dell’omologazione e della prepotenza”. Non è mancato il ringraziamento alla città de L’Aquila e all’impegno e la forza dimostrata dopo il sisma.

“Questa scuola – riferendosi alla struttura ospitante –  è un simbolo. Non ha mai smesso di funzionare, anche nei giorni più drammatici seguiti al terremoto. E oggi rappresenta il desiderio e l’impegno di uscire da una provvisorietà durata troppo a lungo, e per completare quella ricostruzione che riguarda anche, naturalmente, le relazioni tra le persone, il senso di comunità, la vita sociale. Le pubbliche istituzioni sono chiamate a sostenere i programmi di ricostruzione, offrendo a L’Aquila le opportunità che la sua gente e la sua storia meritano e, in egual modo, devono rispettare gli impegni verso le altre comunità colpite da sismi in anni più recenti.”

“La scuola è una speranza, sempre e ovunque. – conclude il Presidente – Rappresenta la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane. Compito della Repubblica è garantirla costantemente. Dobbiamo renderla più forte ed efficace.”