In arrivo detrazione da 250 euro per le famiglie che utilizzano scuolabus «green»

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno

Il green new deal annunciato dal governo giallorosso interesserà anche le scuole. In arrivo nel decreto sul clima annunciato per il prossimo Consiglio dei ministri un fondo da 10 milioni per gli istituti che si doteranno di servizi di scuolabus con un basso livello di emissioni e una detrazione fino a 250 euro per le famiglie che ne usufruiranno.

Il fondo del ministero dell’Ambiente
«Al fine di promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell’obbligo e limitare le emissioni inquinanti in atmosfera – si legge all’articolo 2, comma 1, della bozza di decreto legge – presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni» dalla dotazione di 10 milioni di euro. Risorse che trovano copertura – precisa la relazione tecnica – «nella quota destinata al medesimo Ministero relativa ai proventi delle aste per i diritti di emissioni inquinanti in atmosfera, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30». A poterne beneficiare saranno le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti in «una delle Città metropolitane nelle zone interessate dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria».

Detrazione fino a 250 euro
Ma le novità non finiscono qua. L’articolo 2, comma 4, dello stesso provvedimento punta a introdurre una detrazione fiscale al 19% per le spese sostenute per il servizio di scuola bus a ridotte emissioni per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di primo grado del sistema nazionale di istruzione. Fissando a 250 euro il tetto massimo per la detrazione.

Resta il nodo della spesa dei comuni
Sempre a proposito di scuolabus resta ancora insoluta la questione cofinanziamento no/cofinanziamento sì da parte dei Comuni dopo le pronunce contrastanti della Corte dei conti intervenute nei mesi scorsi . Un nuovo appello a sciogliere il nodo prima della prossima legge di bilancio è stato ieri il presidente dell’Unione comunità montane (Uncem), Marco Bussone: «Uncem ha ripetuto ai Comuni di andare avanti, di sfidare la norma e anche le sentenze contrastanti e difficilmente conciliabili delle Corte dei Conti regionali italiane. Adesso però – ha sottolineato – siano Governo e Parlamento a intervenire con una legge chiara. Lo scuolabus deve poter essere (co)finanziato. È indispensabile per i Comuni piccoli. È fondamentale per gli studenti delle scuole nelle aree interne e montane. Dunque gli enti territoriali possano organizzarlo e finanziarlo come vogliono, anche regalarlo alle famiglie. Lo vogliamo leggere – ha concluso – in una legge chiara, prima possibile».