Lingue regionali o minoritarie in Europa, il nuovo Rapporto di Eurydice

da La Tecnica della Scuola

Sono circa 60 le lingue regionali o minoritarie che sono riconosciute e promosse dalle autorità educative dei rispettivi Paesi europei. Ma quali sono queste lingue e in quali Paesi vengono insegnate?

Ne parla il breve rapporto The teaching of regional or minority languages in schools in Europe, presentato dalla Rete Eurydice.

L’armoniosa coesistenza di molte lingue in L’Europa – scrive nella prefazione Tibor Navracsics, Commissario responsabile per Istruzione, cultura, gioventù e sport – è un potente simbolo dell’aspirazione dell’UE ad essere uniti nella diversità, uno dei cardini del progetto europeo”.

Le competenze linguistiche – continua – sono al centro della visione ambiziosa per sviluppare un buon funzionamento dell’istruzione in Europa. Essere in grado di parlare lingue diverse è necessario per studiare e lavorare all’estero. Inoltre, l’apprendimento delle lingue consente alle persone di scoprire culture diverse e di ampliare le proprie prospettive”.

Nel maggio 2019, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una Raccomandazione per un approccio globale all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue. L’Unione europea e i suoi Stati membri si sono impegnati ad aumentare l’attenzione per l’apprendimento delle lingue a scuola. Ciò include non solo la conoscenza della lingua nazionale, ma anche l’apprendimento di due lingue aggiuntive. In linea con la raccomandazione, agli studenti deve essere data la possibilità di apprendere lingue meno insegnate, da inserire nel loro portafoglio linguistico personale.

Il Rapporto offre una panoramica delle lingue regionali o minoritarie parlate in UE, presentando anche alcuni esempi delle politiche e delle misure nazionali di supporto all’insegnamento di tali lingue, insieme a una selezione di progetti europei focalizzati sulla diversità linguistica.