Friday for Future: gli alunni dell’Oncologico Pediatrico impegnati nel cambiamento

Friday for Future: gli alunni dell’Oncologico Pediatrico impegnati nel cambiamento

In una giornata in cui tutto il mondo si sta mobilitando per rispondere ad una causa dal calibro ormai troppo grande, anche noi della Scuola in Ospedale-Superiore-presso il Polo Oncologico Pediatrico di Lecce abbiamo voluto lasciare e lasciarci qualcosa.

Nella nostra piccola realtà crediamo nell’importanza dei cambiamenti positivi. Forse perché di cambiamenti ne vediamo davvero tanti e spesso troppo aggressivi. Siamo ragazzi che, probabilmente troppo presto, si ritrovano a fare i conti con giganti di ogni tipo che non fanno altro che alimentare l’incertezza per il nostro futuro. E abbiamo paura. Abbiamo paura di come sarà il mondo quando noi avremo qualche ruga in più, un lavoro e una famiglia. Abbiamo paura di sapere che trascorreremo i prossimi anni tra i fumi neri delle grandi industrie e la plastica che non può essere smaltita. Abbiamo paura quando veniamo a conoscenza degli effetti che questa poca attenzione provoca sulla nostra salute.

Ma anche se tutta questa incertezza, da un lato ci spaventa, dall’altro riconosciamo l’importanza di un enorme potere: quello della sensibilizzazione. Manifestare consapevolmente e nei modi in cui ci è possibile è una grande opportunità per chiunque. Anche per noi. Oltre a farci crescere e a farci sentire parte di questo cambiamento, ci dà lo stimolo per urlare quello che sentiamo.

Così, abbiamo colto l’opportunità di dire la nostra e in classe, abbiamo riflettuto molto nell’intera settimana, producendo degli elaborati che rappresentassero quello che per noi è il significato di questo cambiamento. È stato stimolante, ad esempio, leggere con atteggiamento critico il discorso di Greta Thunberg presentato all’ONU. Quello che ci è rimasto è il volto di una di noi. Di una ragazza piena di determinazione e carisma, che ha manifestato tutta la sua sfiducia nelle politiche poco attente alla questione del cambiamento climatico.

Abbiamo stilato elenchi di modi concreti per fare la differenza, cercato immagini del mondo che sogniamo, di quello che realmente esiste, di ciò che è cambiato con gli anni. Abbiamo gettato su carta quello che provavamo: disegni, considerazioni, ricerche, sono stati gli strumenti per riflettere al meglio sul tema.

Il coronamento di questo lavoro di studio e approfondimento è avvenuto nella ludoteca del nostro reparto. È diventata, simbolicamente, la piazza in cui abbiamo manifestato, al pari dei nostri coetanei che intanto popolavano le strade della città.

L’intento era quello di non lasciare che il lavoro svolto in classe rimanesse solo nostro. Abbiamo voluto coinvolgere i nostri genitori, i volontari, gli infermieri, proponendo a tutti un momento di riflessione collettiva, con la visione del docu-film “Before the Flood – Punto di non ritorno”.

La natura ha alla base uno schema affascinante, perfetto. È costruita appositamente per organizzarsi nel modo più funzionale per le sue esigenze. In tutti i suoi aspetti è precisa, rigorosa e si concede il lusso di trovare da sola le soluzioni di cui ha bisogno. Ma, com’è ovvio, quando si abusa di qualcosa, tutta la perfezione inizia a crollare. È proprio quello che è successo alla Terra. Abbiamo approfittato così tanto di ciò che aveva da offrirci, che alla fine abbiamo avviato un processo di distruzione.

Ci siamo resi conto che ormai abbiamo bisogno di un cambiamento troppo grande e repentino, che allo stato attuale sembra davvero difficile concretizzare. Ma proprio perché noi crediamo nell’importanza dei cambiamenti positivi, siamo altrettanto convinti che avere un punto da cui partire sia la soluzione più giusta per affrontare le incertezze. E noi di incertezze ne abbiamo troppe, ma abbiamo anche tanta voglia di vivere il futuro.

Francesca S.
5^ Liceo Scientifico