Allarme scuola, si svuotano le classi: dal 2014 300 mila studenti in meno

da Corriere della sera

Gianna Fregonara

a scuola si restringe, anno dopo anno stanno diminuendo gli studenti. E il fenomeno, preannunciato di dati sulla scarsa natalità nel Paese, sta cominciando ad essere ben visibile: in questo inizio di anno scolastico ci sono quasi 300 mila studenti in meno.. Erano 7.881.632 nel 2014/15, sono 7.599.259. Sono «scomparse» 500 sedi scolastiche, di cui 388 sono scuole elementari, perché il calo degli studenti per ora interessa soprattutto i piccoli: in cinque anni nella primaria si sono persi 150 mila studenti.

Si studia più a lungo

C’è invece un dato, tra quelli diffusi dal servizio statistico del Miur, che è significativamente in controtendenza e positivo. E’ in leggero aumento il numero degli studenti che sono alle superiori: ci sono 14 mila ragazzi e ragazze in più di cinque anni fa, e dunque cinquemila classi in più, segno che pur tra alti e bassi, le politiche per la dispersione qualche cosa fanno, ma soprattutto che gli studenti si stanno spostando dagli istituti professionali triennali verso gli istituti tecnici. E’ un dato confermato infatti dallo stesso rapporto Miur: Nel 2014 uno studente su cinque (21 per cento) era frequentava un istituto professionale mentre oggi è il 18,7 . Lo spostamento nelle scelte verso percorsi più impegnativi come i tecnici e i licei si vede nel dato che riguarda le iscrizioni ai licei: erano il 47,1 per cento dei ragazzi a cimentarsi con queste scuole superiori, oggi sono il 49,8 che scelgono il liceo, in gran parte grazie ai nuovi indirizzi istituiti da una delle ultime riforme.

I prof

La diminuzione degli studenti non ha significato la contemporanea diminuzione dei prof. Anzi, dal 2014 i posti comuni e per il sostegno sono (di poco) aumentati. Molto è dovuto all’ingresso nelle scuole del 50 per cento in più di insegnanti per il sostegno (molti in deroga, segnala il Miur, cioè occupati da insegnanti che non specializzati e comunque complessivamente non sufficienti), giustificato dalla presenza di un numero sempre maggiore di ragazzi con la certificazione (sono passati da 210 mila a 260 mila in cinque anni) .