Le paritarie chiedono 100 milioni in più al Governo per l’accoglienza agli studenti diversamente abili

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Nell’anno scolastico 2017/2018 (Focus Miur settembre 2018) gli alunni con disabilità che frequentavano le scuole statali italiane di ogni ordine e grado erano 245.723, il 3,1% del totale della popolazione studentesca, con un aumento percentuale rispetto alla rilevazione precedente (+0,2%), e un aumento complessivo rispetto all’anno scolastico 2014/2015 pari a circa l’8,4%. Ancora più sensibile, in termini percentuali, è l’aumento del numero di alunni con disabilità (certificati secondo la legge 104/1992) iscritti alle scuole paritarie, cresciuto costantemente negli ultimi anni.

Se la presenza di alunni con disabilità è infatti aumentata in termini assoluti in tutta la scuola italiana, gli alunni con disabilità frequentanti le scuole paritarie registrano da anni un incremento ancora più significativo, passando dall’1,25% all’1,5% del totale alunni.
In termini assoluti, dal 2016/17 al 2017/18 sono passati da 12.211 a 13.601 unità, mentre il totale degli alunni delle scuole paritarie è sceso da 961.002 a 902.647.

Sempre più famiglie, nonostante le difficoltà economiche che questo comporta, scelgono le scuole paritarie per l’accoglienza e la formazione assicurate ai propri figli con disabilità.
Ad oggi, lo Stato impegna quasi 5 miliardi di euro/anno per i docenti di sostegno degli alunni delle scuole statali, con uno stanziamento medio annuale pro capite pari a euro 20.016.

Ad oggi, il contributo annuale erogato dallo Stato alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità ammonta a 23,3 milioni di euro, con uno stanziamento medio pro capite pari a 1.716 euro.

La disparità di trattamento salta agli occhi.
Lo Stato non garantisce agli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie gli stessi diritti che assicura agli alunni con disabilità che frequentano la scuola statale.
L’attuale contributo statale copre infatti una piccolissima parte dell’onere economico connesso all’accoglienza degli alunni con disabilità nella scuola paritaria.

Nella scuola paritaria, che è tenuta ad accogliere alunni con disabilità e ad assicurare loro l’insegnamento di sostegno, il relativo onere economico rimane quasi integralmente a carico delle famiglie e dell’ente gestore della scuola.

Vista la crescita del numero di famiglie con alunni con disabilità che si rivolgono alle scuole paritarie, gli enti gestori incontrano sempre maggiori difficoltà.

Se è vero, come auspicava la legge 104/1992 sin dalla sua approvazione, che il diritto di scelta dei servizi è uno degli obiettivi da perseguire per garantire una reale integrazione delle persone con disabilità, è tempo di fare significativi passi avanti per sostenere la libera scelta delle famiglie anche in questo campo.

Sono questi i motivi per cui le associazioni – Agesc, Cdo Opere educative, Cnos Scuola, Ciofs scuola, Faes, Fidae e Fism – chiedono al Governo e al Parlamento di prevedere, nella prossima legge di bilancio in discussione in questo periodo, un contributo economico aggiuntivo pari a 100 milioni di euro, per l’accoglienza degli alunni con disabilità nelle scuole paritarie.

Per le associazioni «il contributo statale potrebbe così arrivare a circa 9.000 euro per ogni alunno con disabilità che frequenta la scuola paritaria favorendo il rispetto del diritto all’istruzione dello studente con disabilità come previsto dall’articolo 3 della Costituzione italiana. Tale cifra non permetterebbe certamente di realizzare una piena parità di trattamento fra alunni con disabilità che frequentano scuole statali e scuole paritarie, tuttavia rappresenterebbe un significativo passo in avanti per eliminare una discriminazione particolarmente odiosa e ingiustificata».