Tornelli in scuola Treviso, stop a registro presenze

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Tornelli e badge per registrare assenze e ingressi di studenti e professori: la novità sarà introdotta dalla prossima settimana al Collegio Pio X, l’istituto frequentato per tradizione dalla Treviso bene. A “testare” per primi le barriere all’ingresso del complesso paritario, che accoglie 1.500 studenti che frequentano la scuola per l’infanzia, la scuola primaria e secondaria e tre licei, sono stati nei giorni scorsi i docenti. Ora tocca agli alunni che da lunedì saranno chiamati a “strisciare” la loro presenza attraverso dei totem installati all’ingresso che fungeranno da registro elettronico e da barriera anti-intrusioni.

«L’anno scorso abbiamo subito un furto di computer in pieno pomeriggio – spiega il preside Simone Ferraro – quindi questo sistema ci servirà anche a garantire la sicurezza dell’istituto». Ogni visitatore sarà registrato digitalmente e ci sarà la precisa consapevolezza di chi in ogni momento si troverà a camminare all’interno della scuola. Il badge farà andare in pensione il registro di classe. «Strisciandolo – sottolinea il preside – i ragazzi segneranno la loro presenza a scuola sul registro elettronico. Il sistema verificherà la presenza, consentendo ai genitori di constatare che i ragazzi siano effettivamente a scuola».

Il Pio X farà da apripista in Veneto ai tornelli scolastici, dopo i casi di tentativi di introduzione dei tesserini elettronici sfumati in altre parti d’Italia tra contestazioni e successivi ripensamenti. Nel 2017 a lanciare l’idea, sempre per ragioni di sicurezza, fu l’istituto Kennedy di Pordenone: il progetto venne criticato da sindacati e studenti e
successivamente bloccato dalla Provincia per verifiche sull’iter di spesa. Non andò meglio alla Biblioteca di Bologna in via Zamboni che aveva deciso di dotare studenti e frequentatori delle sale di un apposito badge. Le contestazioni, in quel caso, vennero placate con l’intervento della forza pubblica.

In molti sono pronti a scommettere che a Treviso la novità non desterà particolari preoccupazioni, tanto più che ad avviarla è l’istituto privato che ha formato, a partire da Alessandro Benetton, la classe politica e imprenditoriale che risiede nella Marca. Proprio Benetton sta sostenendo economicamente, assieme alla diocesi, il progetto di ampliamento dell’edificio centrale del plesso scolastico per dotarlo di nuovi spazi a disposizione degli alunni.