Sei studenti su 10 si annoiano in classe

da Il Sole 24 Ore

Sei studenti su 10 si annoiano in classe, la metà degli studenti crede che la scuola non possa aiutarli a sviluppare la loro creatività, e quasi uno studente su due sogna una scuola con grandi spazi e laboratori in cui studiare. Alla domanda “mi piace studiare” solo 7% degli intervistati ha risposto positivamente. Sono alcuni dati del questionario somministrato a 1.300 alunni ed esposti da Maurizio Maglioni, presidente Flipnet in occasione del V convegno nazionale Flipnet «Questa scuola non fa per me. Proposte innovative di creatività, inclusione, benessere e libertà» presso l’Università Roma3.

L’emergenza
Risultato? Il primo è che dei 590 mila adolescenti che iniziano le scuole superiori statali almeno 130mila non arriveranno al diploma. Il secondo risultato, non meno allarmante, è che tra i ragazzi che stanno 13 anni, cioè 18mila ore, 40mila si diplomano ma non riescono a leggere un testo e rispondere a tre semplici domande. Si chiama analfabetismo funzionale.

Alcuni spunti
Con questo sconcertante panorama di riferimento si sono confrontati i relatori del Convegno e della tavola rotonda che hanno via via illustrato possibili antidoti e soluzioni alla dispersione scolastica che resta “il” vero problema della scuola oggi: dal service learning di Simone Consegnati (Lumsa) all’autoimprenditorialità di Daniele Manni, dalla didattica capovolta di Flipnet presentata da Maurizio Maglioni alle proposte di “A scuola senza zaino” di Marco Orsi, dall’educazione diffusa di Paolo Mottana (università Bicocca) all’Universal Design for Learning di Giovanni Savia. Tutte proposte che mirano a cambiare il paradigma dell’apprendimento passando dalla logica della trasmissione a quella della facilitazione, dal docente primo attore al docente coach, dall’alunno spettatore all’alunno protagonista, dalla noia al divertimento, dalla passività all’impegno.