Aumenti stipendiali e innovazione, Fioramonti: risorse insufficienti

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da Orizzontescuola

di redazione

I fondi per la scuola chiesti dal Ministro Fioramonti non ci sono nella legge finanziaria, come già evidenziato anche dalla nostra redazione. Soprattutto per quanto concerne gli aumenti stipendiali.

“I sindacati hanno molte rivendicazioni, l’intesa sulla scuola tra Miur e sindacati ha mostrato grande senso di responsabilità e capacità di cooperazione; poi ci sono altre questioni aperte riguardanti le risorse e capisco che le parti coinvolte facciano sentire le loro prerogative in questa fase in cui si può fare la differenza in questa legge di bilancio”, ha concluso il ministro.

“Sul bilancio non ci sono novità, evolve ogni giorno; mi batto per maggiori risorse alla scuola, università e alla ricerca, lo dico ogni giorno, dobbiamo fare di più, deve essere una manovra più coraggiosa. Scuola, università e ricerca sono la condizione di sviluppo per il nostro paese. In questo momento le risorse sono insufficienti”. Lo ha detto a margine di una iniziativa alla Luiss il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.

Stipendi

Per quanto riguarda gli aumenti stipendiali, per tutto il comparto della PA, il testo della legge di bilancio porta infatti da 1,425 miliardi a 1,65 miliardi i fondi stanziati per il 2020 e da 1,775 miliardi a 3,175 miliardi i fondi per il 2021 destinati ai contratti della pubblica amministrazione. Fondi che non saranno sufficienti per aumenti a tre cifre come promessi dal Ministro.

Altri finanziamenti

Stanziamenti sono presenti per i dirigenti, 30 milioni di euro a partire dal 2020, 5 milioni per gli ATA, 13 milioni per la formazione e fondi anche per il bonus scuola. Leggi tutte le voci di finanziamento per la scuola

“2 miliardi o mi dimetto”

Questo quanto affermato dal Ministro già prima del suo insediamento, ricordando come la platea degli insegnanti è significativa e se si vuole rendere la loro busta paga più pesante con un aumento di almeno 100 euro bisogna considerare l’impegno di spesa nella manovra. “Se non si mettono due miliardi sulla scuola e un miliardo sulla ricerca – ha precisato il Ministro – è inutile fare promesse“.