«Erasmus Italiae»: scambi culturali e attività formative tra le province italiane

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da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Scambi culturali e formativi nell’ambito del territorio nazionale. Un progetto per dare agli studenti delle superiori l’opportunità di trascorrere almeno un quadrimestre di studi in una provincia diversa da quella di appartenenza, per conoscerne non solo le bellezze culturali ma apprenderne anche i valori industriali e artigianali.

Sono gli obiettivi del Progetto “Erasmus Italiae”, collegato al Protocollo d’intesa firmato dal ministro Lorenzo Fioramonti, e dal presidente dell’Associazione cultura Italiae, Angelo Argento. Nel corso dell’evento, moderato dalla giornalista Rai Maria Soave, sono intervenuti esponenti del mondo dell’impresa, dell’associazionismo e delle professioni. L’imprenditrice Margherita Amarelli, dell’Associazione imprese storiche, lo stilista e maestro d’arte Hicham Ben ‘Mbarek e Yasmeen De Piante, a nome dell’associazione CultYt – Cultura Italiae Young. Il professor Santo Rullo, psichiatra, ha tenuto un intervento relativo ai rischi connessi alla povertà educativa.

«Questo Protocollo offre la possibilità di creare una connessione del vicinato e può aiutare gli studenti, attraverso una mobilità intelligente, a confrontarsi con gli altri territori – ha sottolineato il ministro Lorenzo Fioramonti -. Andare e tornare serve per apprezzare quello che si fa e per capire come migliorarlo. Le scuole sono il cuore pulsante delle comunità ed è proprio dai banchi che può partire la promozione della cultura locale, collegandola anche a fenomeni internazionali».

«La scuola, la formazione, la consapevolezza dei giovani. Con Erasmus Italiae gettiamo un seme – ha dichiarato il presidente dell’associazione Cultura Italiae, Angelo Argento -. Una politica di lungo termine, che rafforza consapevolezza e identità dei nostri ragazzi. Valori essenziali per andare incontro ad opportunità di realizzazione. Questo progetto incarna lo spirito di Cultura Italiae: piccole e grandi azioni che danno corpo ad una visione sul futuro del Paese, incentrata sulla cultura. Per noi, la collaborazione con il Miur è essenziale e speriamo sia il primo passo di un lungo cammino».

Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere l’insegnamento della disciplina di Cittadinanza e Costituzione per educare futuri cittadini responsabili e consapevoli. Miur e Cultura Italiae collaboreranno per realizzare un programma pluriennale di attività che puntino alla valorizzazione delle eccellenze del territorio italiano, in particolare lo sport, la moda, il cibo, l’artigianato, il turismo e la tutela del paesaggio, soprattutto con riferimento alle situazioni di emergenza educativa e alla prevenzione dei fenomeni di disagio sociale.