Scuola, altri novemila posti per i docenti

da la Repubblica

 di CORRADO ZUNINO

C’è un’appendice al Decreto salvaprecari bis, che allarga la salvezza del posto fisso a scuola a una buona parte dei docenti “in attesa di un ruolo”: ogni categoria, mercoledì sera in commissione Cultura alla Camera, ha ottenuto il suo percorso speciale. Tutto questo sarà ribadito, e sigillato dalla maggioranza, lunedì in aula. Poi toccherà al Senato.
Con i prossimi due concorsi (ordinario e straordinario) sono, e questo è già in Gazzetta ufficiale, 48 mila le nuove assunzioni. La novità principale è il recupero, ora, di 9.000 posti per assumere chi doveva prendere le cattedre liberate da Quota 100 (maestri e professori andati in pensione anticipata). Questo emendamento è stato avanzato dai Cinque Stelle e la sottosegretaria all’Istruzione, Lucia Azzolina, se ne è fatta garante.
Coloro che stanno completando il quarto ciclo del percorso di specializzazione sul sostegno, poi, potranno partecipare con riserva ai concorsi ordinari e alla procedura straordinaria. “Hanno superato dure selezioni, è giusto che abbiano questa possibilità”, sostiene la Azzolina.

La chiamata rapida per assegnare i posti liberi

Al prossimo straordinario parteciperanno con riserva anche i cosiddetti 180×2, ovvero i docenti che stanno completando il terzo anno di servizio (il primo Salvaprecari, firmato con i sindacati, chiedeva invece tre stagioni di servizio minimo). La “riserva” si scioglierà alla fine dell’anno scolastico con la maturazione dei dodici mesi di insegnamento finali. Una novità è la “call”, una chiamata rapida per assumere sui posti che restano vuoti ogni anno e che, di solito, vanno a supplenza. Quest’anno, a novembre inoltrato, ci sono ancora buchi nell’organico e le supplenze hanno sfondato quota 170 mila.

Riaperta la Terza fascia

Ancora, i vincitori di concorso, gli iscritti alle Graduatorie a esaurimento (Gae) e gli idonei di concorso (coloro che non hanno vinto ma hanno ricevuto un punteggio tale da ritenerli idonei all’insegnamento) potranno spostarsi, se lo riterranno, su un’altra regione per essere assunti. Le graduatorie di istituto saranno quindi trasformate in graduatorie provinciali per una gestione più rapida delle chiamate dei supplenti sui posti che restano ulteriormente liberi. La Terza fascia delle graduatorie di istituto sarà riaperta fino al 2022-’23, “per far sì che ci sia un bacino certo a cui attingere per le supplenze che dovessero essere comunque necessarie”. Gli idonei del concorso 2016 (prova decisamente selettiva) potranno inserirsi, stabilmente e volontariamente, nelle graduatorie dei concorsi 2018 nella propria regione o in regioni dove vi siano posti liberi. Sarà bandito un concorso ordinario, dopo 15 anni, per docenti di religione.
C’è una soluzione per i cosiddetti “docenti ingabbiati”, coloro che pur avendo il titolo di accesso a una classe di concorso della secondaria non hanno potuto conseguire negli ultimi anni l’abilitazione: ora potranno abilitarsi o partecipare ai bandii ordinari per insegnare in un altro grado di istruzione. E anche gli insegnanti dei corsi Iefp, la formazione professionale, potranno partecipare alle procedure di abilitazione.

C’è un altro intervento sull’annosa questione dei diplomati magistrali: restano in servizio per questo anno scolastico, anche di fronte a una sentenza sfavorevole. L’abilitazione sarà possibile anche per i docenti in servizio nelle scuole paritarie. È stato approvato un emendamento per la procedura straordinaria per i Dirigenti amministrativi facenti funzione – non stabilizzati dal primo Salvaprecari – e un ulteriore scorrimento dei futuri vincitori del concorso ordinario sempre per Dirigenti Dsga.
Ora, con 146 posti vacanti, potranno essere assunti gli ispettori ministeriali che mancano per le fondamentali attività di controllo.
Le scuole dell’infanzia paritarie (incluse quelle comunali) potranno utilizzare docenti delle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia.

“Non sarà una sanatoria”

La sottosegretaria Azzolina assicura che il provvedimento ritoccato dagli emendamenti in commissione “darà stabilità ai docenti e continuità didattica agli studenti”. Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in commissione Cultura alla Camera, è a sua volta soddisfatto: “Non siamo più in presenza di una sanatoria, ma di percorsi selettivi finalizzati alla immissione in ruolo e alla abilitazione degli insegnanti precari”. Camilla Sgambato, responsabile Scuola del Partito democratico, segnala il ritorno ai servizi di pulizia interni alle scuole: “Un provvedimento per undicimila lavoratori”. Plaudono i sindacati, a partire dalla Gilda.