La sostenibilità cambia le materie degli 11 indirizzi

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da Il Sole 24 Ore

di Fabrizio Proietti e Claudio Tucci

Gli istituti professionali hanno cambiato pelle un paio di anni fa; gli indirizzi di studio sono saliti da 6 a 11, con l’obiettivo di far diventare questi istituti delle vere e proprie scuole dell’innovazione.
Nelle pagine che seguono vengono illustrati i principali indirizzi, tra i quali spiccano Industria e artigianato per il Made in Italy e Manutenzione e assistenza tecnica, più legati all’industria; oppure Servizi commerciali o Enogastronomia e ospitalità alberghiera, più affini invece al terziario.
Due indirizzi nuovi di zecca, e dalle potenzialità molto ampie, sono Gestione delle acque e risanamento ambientale e Pesca commerciale e produzioni ittiche. Le acque, le coste, la produzione e la commercializzazione delle specie ittiche e il risanamento ambientale sono dallo scorso anno scolastico oggetto di apprendimento nella formazione dei futuri diplomati dell’istruzione professionale di questi indirizzi, correlati ad aree economiche e professionali, quali i Servizi di public utilities e l’aspetto manageriale nella pesca, venute alla ribalta negli ultimi tempi.
Con questi due nuovi indirizzi la scuola ha voluto operare un investimento culturale e formativo per dare concrete risposte in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale, a intere aree del nostro territorio, tenuto conto che la penisola italiana è circondata per l’80 % dal mare e si caratterizza per avere, con le isole, circa 7.500 Km di coste, presentando territori montani non sempre presidiati e forti fenomeni di urbanizzazione.
Gli effetti dei cambiamenti climatici e degli inquinanti, uniti alla eccessiva antropizzazione delle città e zone costiere, hanno incrementato la necessità di interventi di emergenza.
Occorrono quindi risorse umane competenti nell’utilizzo di strumenti diagnostici, di misura, di produzione, di lavorazione ed è necessario promuovere modelli di gestione innovativi. Per questo la nuova mission dell’istruzione professionale, e in particolare di questi due nuovi indirizzi, è quella di formare giovani, che intervengono nei processi produttivi e lavorativi, nell’ottica degli obiettivi (goals) contenuti nell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.