Il futuro in classe: robotica, coding e intelligenza artificiale

da Il Sole 24 Ore

di Alessia Tripodi

Non solo pc e tablet in classe, ma anche intelligenza artificiale, robotica, coding. Le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della didattica a scuola e coinvolgono tutti gli aspetti dell’apprendimento, dall’organizzazione delle lezioni e dello studio fino allo sviluppo di competenze innovative che aiutano gli studenti a entrare più facilmente nel mondo del lavoro. Senza dimenticare il fondamentale ruolo del digitale nel favorire l’inclusione delle disabilità e degli alunni che soffrono di disturbi dell’apprendimento o di patologie croniche che impediscono la regolare frequenza a scuola. Microsoft Italia e Tim sono tra le realtà hi-tech che da tempo sostengono la trasformazione digitale delle scuole italiane con progetti che coinvolgono sia i ragazzi che i docenti.

Intelligenza artificiale

Si chiama “Ambizione Scuola Italia” ed è il progetto avviato nel 2018 da Microsoft e Fondazione Mondo Digitale per preparare i ragazzi al lavoro del futuro . Tra le iniziative attivate c’è un piano per formare 250mila studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni e 20mila docenti in tutta Italia – l’80% dei quali dislocati nelle aree più svantaggiate del Paese – con corsi per acquisire competenze digitali nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della robotica. Gli studenti è offerta anche la possibilità di cimentarsi in laboratori di produzione, hackathon e maratone di creatività sparsi in 14 regioni italiane. Tra le altre iniziative di Microsoft c’è “Coding girls”, programma per avvicinare le ragazze alla programmazione, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, che nel 2018 ha raggiunto oltre 6mila studentesse. Oggi Coding Girls coordina 25 hub nelle scuole e coinvolge studentesse e ricercatrici di 13 atenei italiani in attività di mentoring e role modelling per le più giovani.

Progetti innovativi

Tra i progetti già realizzati dalle scuole che partecipano a “Ambizione Italia per la Scuola” c’è per esempio quello degli studenti dell’Iis Cipriano Facchinetti di Castellanza (Varese), che hanno ideato “Good Morning”, un guanto in grado di tradurre la lingua dei segni e convertirla in converte in onde sonore. Ad Avellino, invece, i ragazzi del Liceo Pasquale Stanislao Mancini hanno realizzato Floatalyzer, una piattaforma galleggiante pe combattere l’inquinamento dei fiumi in grado di analizzare in tempo reale la qualità dell’acqua.

Apprendimento hi-tech

Tim e il Miur hanno appena firmato un accordo triennale per la trasformazione digitale nelle scuole italiane che punta ad aumentare la qualità dell’offerta formativa con diverse azioni: potenziamento dell’accesso a Internet per gli istituti che si trovano in aree disagiate o ad alto tasso di dispersione, formazione di docenti e studenti, promozione della cultura scientifica per avvicinare i ragazzi alle discipline Stem. L’intesa è aperta anche al contributo delle aziende attive sul fronte della didattica hi-tech. Grazie all’uso di soluzioni innovative come il cloud e la realtà aumentata al servizio dell’istruzione , gli studenti potranno arricchire il proprio curriculum con percorsi gratuiti di formazione e orientamento alle competenze digitali più richieste sul mercato del lavoro. Le scuole saranno coinvolte anche nell”Operazione Risorgimento Digitale” di TIM, progetto di educazione digitale per l’Italia che coinvolge oltre 400 formatori in un programma di 20mila ore di lezione in tutte le 107 province italiane, da Nord a Sud. Con l’obiettivo di insegnare Internet e le nuove tecnologie a 1 milione di persone.