Il primo abbraccio mancato
di Adriana Rumbolo
Appena un neonato è fuori dal pancione della mamma, suo primo monolocale e l’ostetrico lo solleva un po’, lui con le braccine aperte e le manine tremolanti cerca un sostegno , un rifugio e solo fra le braccia della mamma si calmerà
L’abbraccio della mamma è come l’utero esterno dove il neonato dopo il faticoso cambiamento della nascita dovrebbe ritrovare la giusta temperatura ,i suoni familiari ,gli odori conosciuti e in più per la prima volta conoscerà il piacere di ciucciare il latte e quando sarà sazio continuerà a ciucciare per sentirsi veramente bene per la produzione di endorfine
In genere i mammiferi (compreso l’essere umano) preferiscono trascorrere il tempo con chi stimola in loro il rilascio di elevate quantità di ossitocina e di oppiodi
Questi ultimi, in associazione con l’ossitocina e altre sostanze chimiche endogene prodotte dal corpo e dal cervello, sembrano essere i principali responsabili del benessere e potrebbero influire sulle percezioni del cervello, attenuando nel soggetto qualunque tipo di preoccupazione, disponendolo a uno stato di assoluta tranquillità fisica e mentale
Se tutto questo mancherà il bambino manifesterà presto frequenti stati di paura e di collera e in carenza di tranquillità si sentirà costantemente insicuro e minacciato.
Il suo senso di insicurezza potrebbe arrestare il suo percorso di autostima e di merito.
Purtroppo , quando accade un ennesimo femminicidio penso che le braccine di quella bimba sono rimaste tremolanti non hanno mai trovato un rifugio sicuro.
Allora nella bimba potrebbe essersi sviluppata una sensazione di insicurezza affettiva e di mancanza di merito.
Qualsiasi legge anche la più severa per punire l’assassino sarà inutile
Se non ci sarà una grande attenzione al neonato e non si tutelerà quel primo abbraccio con la mamma offriremo sempre vittime prive di autostima e di merito a soggetti con turbe psichiche.
Una donna uccisa violentemente quasi sempre è stata privata fin dal primo vagito dell’amore e del rispetto.