Mattarella premia 32 cittadini che si sono distinti per l’impegno nella società. Ecco chi ha migliorato la scuola

da Tuttoscuola

Anche quest’anno, come accade ormai a cinque anni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di conferire ben 32 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini che si sono segnalati come casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Tra le tante belle storie premiate, Repubblica.it, ne segnala in particolare due che hanno contribuito a rendere, non solo la società, ma in particolare la scuola, un posto migliore.

Romolo Carletti (noto come Romano), 84 anni (Montemignaio – FI), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che lo ha visto ogni giorno accompagnare a scuola un bambino non vedente altrimenti impossibilitato a frequentarla“. Pensionato. Vive in una zona montana, nella piccola frazione della Consuma, nel comune di Montemignaio. Tutte le mattine accompagna e riprende da scuola Xhafer, un bambino macedone di 7 anni, non vedente dalla nascita che vive con la famiglia in una casa vicina. Il padre di Xhafer lavora come taglialegna e già dall’alba è nei boschi, la madre non ha la patente. Lo scuolabus non è utilizzabile senza una specifica assistenza che al momento non è stato ancora possibile predisporre. La scuola è a Pelago, e per Romano sono 60 km al giorno di curve e tornanti tra gli abeti.

Maria Coletti, 50 anni (Roma), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’appassionato e coinvolgente contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione”. Rappresentante dell’Associazione “Pisacane 0-11”, formata da genitori dei bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria Carlo Pisacane, nel quartiere di Torpignattara di Roma, uno degli istituti italiani con il maggior numero di studenti “stranieri” (molti dei quali sono nati in Italia). L’Associazione è nata nel 2013 dalla necessità di supportare la scuola con progetti e attività aperti anche al territorio, alla comunità del quartiere. I volontari dell’associazione, nell’ambito del doposcuola autogestito, si impegnano soprattutto nel supportare nell’apprendimento dell’italiano e nell’aiutare con i compiti i bambini con genitori stranieri che non parlano bene la nostra lingua.