Scuola, dai concorsi alla Maturità: i dieci punti della neo ministra

da la Repubblica

Ilaria Venturi

Dai concorsi, che sono i più urgenti da indire se si vuole garantire l’avvio regolare dell’anno scolastico, alla Maturità, alle linee guida per l’educazione civica inserita da quest’anno come materia obbligatoria. Appena dopo il giuramento al Quirinale, la pentastellata Lucia Azzolina, 37 anni, già sottosegretaria e ora neo ministra all’Istruzione, ha scritto un lungo post in Facebook per annunciare le sue priorità.

Un decalogo con il quale promette “semplificazione, rapidità nelle decisioni e concretezza” al mondo della scuola. ” Cambia il ruolo, aumentano le responsabilità – scrive Lucia Azzolina – ma lo spirito è lo stesso con cui ho avviato la mia attività già da sottosegretaria: determinazione, ascolto, tanta passione per un mondo che sento mio. E una convinzione: la scuola italiana funziona. Va migliorata, ma non stravolta”.

I dieci punti affrontano le urgenze, a cominciare dai bandi per i concorsi. I sindacati temono tempi troppo stretti in vista dell’avvio scolastico a settembre. “Abbiamo interesse che ci sia continuità di impegno, ci auguriamo possa avvenire quanto prima quello che avevamo programmato in sede di conciliazione a partire dal confronto sui bandi e nello specifico, vista l’urgenza, sul bando del concorso straordinario” dice Lena Gissi della Cisl Scuola. Per i sindacati manca un riferimento al concorso per i facenti funzione nelle segreterie. Osserva Francesco Sinopoli, segretario della Flc-Cgil: “Sono impegni condivisibili. Aspettiamo già nelle prossime ore fatti concreti a partire dalla prima convocazione”.

I concorsi. Gli insegnanti precari attendono i concorsi già annunciati dai due ministri precedenti in particolare quello straordinario che avrebbe dovuto uscire a fine 2019 per stabilizzare 24mila precari con più di tre anni di servizio nella scuola secondaria. “Lavoreremo subito ai bandi per la scuola dell’infanzia e primaria, per la secondaria (ordinario e straordinario), per i docenti di religione – spiega Azzolina – Dobbiamo scriverne quattro. Ho già messo al lavoro la mia squadra, in raccordo con le strutture del Ministero”. Fonti ben informate dicono che la neomistra sia intenzionata a rivedere i bandi di concorso, soprattutto quello straordinario, in forma restrittiva o quanto meno, secondo uan linea che era già di Fioramonti, puntando molto su prove selettive. I tempi sono strettissimi. Considerando anche il concorso ordinario per la secondaria il rischio è che i quasi 50mila posti di ruolo arrivino in ritardo rispetto all’avvio delle lezioni a settembre.

La mobilità degli insegnanti. L’ex ministro Fioramonti lo aveva annunciato ed è nel decreto-scuola approvato a ottobre scorso: la mobilità volontaria su cattedre vacanti (che sono al Nord) anche per docenti da fuori regione, ovvero del Sud.  Azzolina lo ribadisce:  “Scriveremo rapidamente i provvedimenti attuativi del decreto scuola. Primi fra tutti il nuovo regolamento per velocizzare la chiamata dei supplenti e quello per la ‘call’ che consentirà a chi vuole subito il ruolo e il contratto a tempo indeterminato di poter andare a insegnare volontariamente anche in un’altra regione diversa dalla propria”. Tutto dipenderà da come sarà attuato. L’intenzione è quella di dare una risposta alla supplentite (il record è stato raggiunto nel 2019 con 170 docenti precari) e al prolema, all’opposto, di cattedre che rimangono vacanti perché sono esaurite le graduatori, sia Gae che quelle dei vincitori di concorso) .

Il contratto insegnanti. “Avvieremo quanto prima il tavolo per il rinnovo: è urgente”. Nella Legge di Bilancio ci sono i fondi per aumentare lo stipendio medio degli insegnanti di 40 euro nel 2020 e 70 euro nel 2021. Per arrivare a 100 euro serviranno altri 600 milioni e, per questo, la trattativa sindacale si chiuderà a fine 2021, con la prossima Legge di bilancio.

Emergenza sostegno. Un insegnante di sostegno su due è precario. E mancano gli insegnanti specializzati. Sugli alunni disabili si gioca la partita più grossa, perchè riguarda i più fragili. “Deve partire velocemente il nuovo ciclo di formazione degli insegnanti specializzati – dice Lucia Azzolina – E dobbiamo attuare il decreto legislativo 66/17 sull’inclusione, che mette in campo strumenti nuovi e importantissimi per rispondere alle necessità dei ragazzi con disabilità, che però sono ancora scritti solo sulla carta. Anche qui chiederò rapidità a chi dovrà lavorarci”.

Maturità. Annuncio per gli studenti: entro fine mese, come di consueto, usciranno le materie della seconda prova. “Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all’ordinanza sugli esami, un ‘manuale’ d’uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all’orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno”. Tra le novità rispetto allo scorso anno c’è la reintroduzione del tema specifico di storia e l’eliminazione delle tre buste da cui partire per il colloquio orale.

Educazione civica. E’ diventata materia obbligatoria da quest’anno, ma senza docenti e ore aggiuntive. Ma con l’aggiunta dell’educazione ambientale. “Alle scuole serve chiarezza – riconosce la neo ministra –  Produrremo le necessarie linee guida”.

Edilizia scolastica. I fondi ci sono, spiega Azzolina, “vanno spesi presto e bene”.

Didattica innovativa e lotta alla burocrazia. “Attiverò nei prossimi giorni un tavolo sull’innovazione didattica con dentro docenti e dirigenti esperti: partiremo dalle belle esperienze che già esistono nelle scuole e le porteremo a sistema”, la promessa. Mentre su un altro nodo che soffoca la scuola, la burocrazia, la priorità indicata è quella della semplificaizone degli atti e delle procedure. “Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche”.

Formazione docenti. “Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato”. Il punto critico sono le risorse con cui farlo.