Dal 1° gennaio è possibile pagare le tasse scolastiche con il modello F24

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Da gennaio anche per le tasse scolastiche è possibile usare il modello f24. Quattro i versamenti coinvolti: iscrizione, frequenza, esame e diploma. A ricordarlo è una nota del ministero dell’Istruzione che, quanto ai codici tributo, rimanda alla risoluzione 17 dicembre 2019 n. 106/E dell’Agenzia delle entrate.

La novità
Come stabilito dall’articolo 4-quater, comma 1, del decreto legge 34/2019, n. 34, i contribuenti potranno utilizzare il modello F24 per il pagamento delle tasse scolastiche. E ciò sia per il versamento unitario che per la compensazione. A tal proposito la nota del Miur rimanda alla risoluzione 17 dicembre 2019 n. 106/E dell’Agenzia delle entrate che istituisce i codici tributo riguardanti le quattro tipologie di tasse coinvolte: iscrizione, frequenza, esame, diploma.

I codici tributo
Per consentire il versamento delle tasse scolastiche tramite modello F24, le Entrate istituiscono i seguenti codici tributo:
– “TSC1” denominato “Tasse scolastiche – iscrizione”;
– “TSC2” denominato “Tasse scolastiche – frequenza”;
– “TSC3” denominato “Tasse scolastiche – esame”;
– “TSC4” denominato “Tasse scolastiche – diploma”.

Istruzioni per la compilazione
La sezione “Contribuente” del modello F24 va compilata come segue:
 nel campo “Codice fiscale”, il codice fiscale dello studente cui si riferisce il versamento delle tasse scolastiche;
 nel campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare”, l’eventuale codice fiscale del genitore/tutore/amministratore di sostegno che effettua il versamento, unitamente al codice “02” da riportare nel campo “Codice identificativo”.