Referendum

Il consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 5 marzo 2020, in considerazione di quanto disposto con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2020, recante misure per il contrasto, il contenimento, l’informazione e la prevenzione sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 ha convenuto di proporre al Presidente della Repubblica la revoca del Decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2020, con il quale è stato indetto per il prossimo 29 marzo il referendum popolare confermativo sul testo di legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019.

  • Decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 2020
    Revoca del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2020, concernente indizione del referendum popolare confermativo della legge costituzionale recante: «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari»

Come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2020, il referendum popolare confermativo della legge costituzionale, recante: «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvata dal Parlamento, si svolge domenica 29 marzo 2020.

  • Nota Ministero Interno 31 gennaio 2020, prot.n. 1341
    Referendum popolare confermativo della legge costituzionale, recante: “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione In materia di riduzione del numero dei parlamentari”, D.P.R. 28 gennaio 2020 di convocazione dei comizi per il giorno di domenica 29 marzo 2020
  • Decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2020
    Indizione del referendum popolare confermativo della legge costituzionale, recante: «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvata dal Parlamento