Maturità, l’orale scelto dai prof

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da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Via le buste dall’orale della maturità, ma il lavoro per la commissione d’esame non cambierà e gli studenti non conosceranno, prima del giorno della propria prova orale, i materiali predisposti dai commissari. Prende forma con la pubblicazione del decreto ministeriale del 30 gennaio la maturità 2020 made in Azzolina. Di fatto, l’esame di Stato ridisegnato dalla Buona Scuola, prima, e dalla mini riforma Bussetti, dopo, con il meccanismo del sorteggio tra tre buste delle buste all’inizio del colloquio sostituito dalla scelta dello spunto per l’orale di ciascun maturando direttamente dai commissari d’esame la mattina stessa della prova. «La vostra commissione», spiega la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina in video sul canale Instagram del Miur, «predisporrà il materiale da cui far partire il vostro orale che valorizzerà al massimo il vostro percorso di studi». Il colloquio, infatti, sarà pluridisciplinare. «Si svolgerà», si spiega nel decreto, «a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione, attinente alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali». Come lo scorso anno. «Un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema» «predisposto dalla commissione» durante un’apposita sezione dedicata alla preparazione del colloquio, in coerenza con il Documento del 15 maggio di ciascun consiglio di classe. Materiali che saranno predisposti in numero pari ai maturandi maggiorato del 30% con eventuale arrotondamento all’unità superiore.

Non cambierà, quindi, nulla per le commissioni d’esame, a cui continuerà ad essere richiesta una sessione aggiuntiva di lavoro proprio per preparare i materiale dell’orale, così come aveva stabilito l’allora ministro dell’istruzione Marco Bussetti a partire dall’esame 2019. La novità, già prevista all’ex titolare del Miur, Lorenzo Fioramonti e confermata ora dalla nuova ministra Azzolina, sarà l’eliminazione del sorteggio tra le buste di bussettiana memoria, tanto criticata dagli stessi docenti appena annunciata e che fece tremare di paura gli studenti alla vigila degli orali. Anche se la metà dei maturandi, secondo i dati di Skuola.net, ha avuto da parte dei proprio docenti informazioni precise e puntuali sul funzionamento delle buste e il 38% ha ricevuto anteprime sul loro contenuto e addirittura il 10% ha avuto l’intero elenco dei contenuti, ripetendo così la stessa dinamica che, fino all’anno precedente, avveniva con la terza prova scritta, il quizzone.

Nonostante l’idea delle buste nascesse per dichiarazione dell’allora ministro Bussetti, «da un principio fondamentale di equità». «Negli anni scorsi succedeva che», spiegò, «anche nella stessa scuola, con commissioni diverse, c’erano delle valutazioni con differenze anche marcate». La nuova formula stabilita adesso da Azzolina prevede che «la commissione, per ogni giornata dedicata ai colloqui, provvede, prima dell’inizio degli stessi, ad assegnare a ciascun candidato il materiale per l’avvio del colloquio tra quanto approntato (…) nel corso della sessione dedicata» alla preparazione dell’orale. Che il suo sistema sia più equo, meno a rischio soffiate dei prof e crei meno ansia nei maturandi sarà verificabile solo al suo debutto con il prossimo esame di Stato.

L’esperienza delle passate maturità sembrerebbe, però, non dare garanzie. Il decreto Azzolina sulla maturità 2020, poi, conferma, per l’orale, sia la breve relazione o il lavoro multimediale sulle esperienze svolte nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, i Pcto, sia la verifica delle competenze di Cittadinanza e Costituzione previste dalle attività indicate nel Documento del 15 maggio e, per gli scritti, la seconda prova mista sulle materie appena pubblicate dal Miur insieme alle discipline affidate ai commissari esterni.

Sul sito del Miur è possibile utilizzare un apposito motore di ricerca delle materie d’esame diviso per indirizzi, licei, istituti tecnici e istituti professionali (https://visualizzamaterieesame.static.istruzione.it/ricerca.html).