Studente al centro e formazione obbligatoria per i docenti: le priorità della ministra Azzolina

da Il Sole 24 Ore

di Eu. B.

Lucia Azzolina mette nero su bianco quella che sarà la priorità del suo mandato: collocare «lo studente al centro». La conferma arriva dall’atto di indirizzo della ministra dell’Istruzione che inserisce la formazione obbligatoria dei docenti (con un numero di ore minime previste nel contratto) tra gli altri suoi impegni di legislatura. Vediamo i principali.

Lo studente al centro
Per la ministra farlo realmente significa «necessariamente saper adeguare –ove occorre –il linguaggio con cui ad esso ci si rivolge». E, se possibile, coinvolgerlo maggiormente «attraverso un ripensamento della metodologia didattica tradizionale, a vantaggio di un modello meno trasmissivo e più appassionante».

Più inclusione
Altro tema cardine per lei è l’inclusione scolastica. Da rafforzare e migliorare. E qui Azzolina prende due impegni: dare completa attuazione al decreto legislativo 66/2017 e dunque realizzare il sistema inclusivo nazionale; aumentare il personale specializzato e il livello di competenza dei docenti attraverso una specifica formazione, anche in ambito inclusivo, ricompresa tra gli obblighi contrattuali.

La formazione del personale scolastico
Il tema dell’aggiornamento professionale ritorna più avanti. Nel sottolineare che «la formazione del personale docente -obbligatoria, permanente e strutturale-secondo la normativa vigente e le linee guida definite dal Piano nazionale per la formazione dei docenti, costituisce una condizione indispensabile per garantire l’efficacia dei percorsi di istruzione» l’esponente pentastellata estende questo concetto a tutti i lavoratori della scuola: «Sarà necessario – spiega – per il personale docente ed educativo, definire all’interno del nuovo Contratto di lavoro il monte ore annuale obbligatorio per la formazionee assicurare, attraverso opportuni monitoraggi, la qualità dell’offerta».

Educazione civica obbligatoria
Tornando agli studenti l’atto di indirizzo si sofferma poi sull’«educazione di ogni studente alla cittadinanza attiva, alla legalità e al rispetto delle regole».Nel ricordare che da settembre 2020 sarà obbligatorio, nelle scuole di ogni grado, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica la ministra conferma che è al lavoro sulle linee guida e promette di ascoltare tutti gli stakeholders. Oltre che di accompagnarli all’applicazione nelle classi di quei stessi principi.